Il Generale Inverno comincia la sua manovra a tenaglia, con mano ghiacciata ti afferra alla collottola in fase di riscaldamento. Scarpe rotte (vero!) eppur bisogna andare a correre. Si arricchisce così l’equipaggiamento invernale, un paio di collant azzurro carta da zucchero sberluccicante mi protegge la metà inferiore. Ma la mia virilità è salva: all’ora in cui esco è già difficile discernere la figura umana, figuriamoci sindacare sull’abbigliamento…
General Winter starts his pincer movement, his freezy hand clasps the back of your neck while you warm up. Worn shoes (true!), still we must run. My winter gear enlightens with a pair of glittering blue leggins, preserving my lowest half. But my manhood is safe: in those early hours it’s hard to cast a human figure, no one cares about your equipment…
Martedì dentro e fuori la villa con la salita di via Vitellia, mercoledì un po’ meno che devo svegliare mia figlia prima. In entrambe le sedute il ritmo è stato sostenuto. Venerdì come martedì, ma era tale il buio e la nebbia che ad un certo punto mi sono dovuto fermare. Sabato un’ora.