Segnalo il sito di Walter Serra, un compagno di squadra attualmente impegnato sulle piattaforme petrolifere al largo del Congo. In un post recente dà consigli su come correre in posti ristretti (lui si sta allenando su un eliporto, ma la tecnica potrebbe essere applicata a piccoli cortili ecc.), e soprattutto a come “ricondizionarsi” quando si allargano le prospettive. – Visit Walter Serra’s blog. He’s a team mate, actually operating on offshore oil rigs. He trains on the helideck, giving tips on how to challenge narrow spaces. -“That’s enough, Serra. Take away those plants!” -“I beg you, captain… I’m just training to jungle running. I’ll clear the spot asap!”
AM, villa Pamphili. 2.5 km L, 1km salita, 3km (RG), 0.5 L, 1km salita, 1km L, 0.5 salita, 0.5 L. Non ho cronometrato il ritmo gara, per cui è una ipotesi…
Walter, un compagno di squadra, è di stanza su una piattaforma petrolifera al largo delle coste africane. Per tenersi in forma si allena sul ponte di atterraggio dell’elicottero, un rettangolo 15×15 senza parapetto e a 40m di altezza. Per fare un km in velocità deve percorrere 20 giri inclinato verso l’interno. – Walter, a team mate, is working on an offshore rig. He trains on the helicopter landing deck, running round 20 times/km…
-Prisoner, here’s your meal! -Coming!
He’s right! Space-time is bent!
Running round will increase your distances
PM, Villa Giuseppina. 3km FP (13’18), STR, 1km (3’34), R, 1km (3’54). Il mio circuito ha un raggio ben maggiore di quello di Walter, ma con saliscendi e curve a gomito. Oggi record della pista, che mi ha tagliato le gambe per il resto dell’allenamento.