La mia prima gara in pista, se si esclude una partecipazione patetica ai Giochi della Gioventù. Si corre sul tardi allo stadio di Frascati, festival del mezzo fondo. Per la 5000 ci sono anche mio fratello e Roberto “Zed” Tufani, purtroppo in diversa batteria. – My first race on track! Here you can see me passing a fellow that could be my father!
Ugo cade in una specie di trappola: si accoda ad un gruppetto che va fortissimo, poco sopra la sua media, ma lui stringe i denti e resiste. Al terzo km il gruppetto… si ferma (si stavano allenando per la 3000?), e mio fratello si ritrova solo, stanco e senza punti di riferimento. Rinuncia. Zed è partito troppo forte, si ferma anche lui. L’onore della squadra risiede sulle mie spalle, nella batteria dei pipponi. Il mio obbiettivo è di andare sotto i 21 minuti, riuscire a correre quattro km a ritmo gara e fare l’ultimo km ai 4’00. Si parte. Il primo km è perfetto, intanto il gruppo si sgrana, mi ritrovo appaiato con Fioroni, un veterano che quando mio fratello ha ripreso a correre quindici anni fa, aveva già cinquant’anni e andava fortissimo. Un po’ mi stacca, poi lo riprendo, per ben due giri provo e rinuncio a sorpassarlo, poi è lui stesso a cedere, mentre altri atleti ci doppiano allegramente. In tutto questo ho perso un po’ di vista la mia condotta di gara, non ricordo nemmeno più quanti giri mancano alla fine. “Due giri…” mi ricordano i giudici. Vado in progressione, francamente ce la metto tutta correndo al massimo negli ultimi metri. Chiudo a 21’15, come se avessi tenuto un ritmo gara perfetto ai 4’15. Obbiettivo mancato, ho avuto qualche flessione a metà gara in tutto quell’andirivieni col Fioroni, ma è stato molto divertente lo stesso. L’anno prossimo ci riprovo!
Per il resto della serata mi tocca sorbire le recriminazioni di mio fratello…