Non sto certo alludendo a quelle delle scarpe… anche se loro, sono sempre un problema, soprattutto quelle delle Mizuno e delle scarpe da gara, che si slacciano in continuazione se non le leghi col doppio nodo, bensì alla teoria della fisica che vorrebbe conciliare la relatività con la meccanica quantistica (beh più o meno).
Ma che centra la fisica con la corsa? Ecco… metti un sabato della vigilia di Pasqua, la Vipera berus che va a fare una corsetta sgrassa panza con quel matematico di un nerd di Mr Pumpkin-Zucchi in quei di Villa Ada e tutti i piani relativi agli impegni agonistici del periodo pasquale, vanno a farsi fottere, anche se vedrete, non tutti i mali vengono per nuocere.
Insomma, quando corri con i matematici, i fisici, con quella roba chiamata “nerd”, si comincia sempre per parlare dei massimi sistemi, dei principi matematici dell’economia, delle ultime teorie della fisica teorica e sperimentale e si finisce sempre con discutere di Star Wars, dell’Impero Intergalattico, di Philip K. Dick e le pecore androidi, tutto rigorosamente in linguaggio Klingon. Fatto sta che chiacchiera che ti chiacchiera, arriviamo sul Lungotevere nei Pressi di Ponte Milvio, passando per via dei giubbonari ad appena 1h 50m e 18 km di corsetta. Belli cotti e con una fortuna dalla C maiuscola, veniamo raccattati all’altezza del Ponte di cui sopra dalla Direttrice in pulmino, che neanche a farlo apposta, passava lì per caso con la squadra giovanile al seguito, di ritorno da un allenamento in pista. Senza neanche chiedere, ci siamo fiondati nel pulmino e via a casa.
Evidentemente dopo quel lungo ho dovuto sconvolgere le mie velleità agonistiche e rinunciare alla pomeridiana gara di Vazia, dove poi ho saputo che si è ben imposta la lupa della Marsica, altresì detta la Baba-Jaga rifondarola, col coltello in mezzo ai denti (eh cara Cristina R. anche a te toccano, oltre alla gloria, un po’ di soprannomi, mica solo io…).
Qundi, dopo una Pasqua all’insegna di digiuni e stenti, per conservare una precaria forma fisica, a pasquetta mi sono concentrata sul Tris del Lunghissimo del Centro Italia, al Trofeo Agricola Valle Santa dove gli ho dato forte, come si suol dire, nella gara da 10,4 km. In realtà le distanze erano tre: 10.4, 21, 31 km. Utilizzando un approccio scientifico degno da teoria delle stringhe e analizzate tutte le variabili sono riuscita a selezionare la distanza giusta per poter agguantare il gradino più alto del podio. Che in questo caso trattasi dello scatolone dell’uovo di pasqua, grazioso pacco gara di questa manifestazione.
Dunque anche queste festività sono passate. Ora tocca concentrarsi sugli impegni futuri,che comprendono gare in pista, in carcere, in trasferta e sul fiume. E guai a mancare, altrimenti la Direttrice con le stringhe ce sega er collo!
Saluti a Maljs Blom e a Yahya Boudouma, grandi atleti e compagni di questa corsa Pasqualina.