Squalificata!

Eh sì… la Vipera berus, già di indole grezza e bisbetica, notoriamente allergica alle imposizioni restrittive, non aveva mai provato fino ad oggi l’ebbrezza della squalifica in gara. Ebbene, proprio in quei del cross di Casal del Marmo (campionati societari Master), la fatidica botta è arrivata.

Complice il maltempo e un giudice particolarmente puntiglioso, nonché la maniacale compulsione a volersi riscaldare fino all’ultimo secondo, hanno fatto trovare impreparata la seccaccia allo sparo del via. Un entrata sul percorso di gara 10 m più avanti del via ufficiale hanno fatto il resto. Richiamo lungo il percorso e stop ufficiale al termine del primo giro.

E dire che tanti anni di esperienza e gare non mi hanno impedito di fare la cavolata, quando conosco benissimo la pignoleria, forse in questo caso giustificata, dei giudici, verso i quali ho comunque inveito e sbraitato, rischiando un provvedimento disciplinare!

Peccato perché ci tenevo a correre tra le sughere del parco dell’insugherata Acquatraversa, frutto di lotte cittadine ambientaliste e microclima più freddo di Roma, dove in questi giorni sta fiorendo il Galanthus Nivalis (detto volgarmente bucaneve) e nel contempo poter respirare la stessa aria di tutte quelle ragazze e quei ragazzi che a pochi metri da noi, reclusi nell’istituto penitenziario in cui la gara è stata disputata, sono privati della loro libertà personale. Curioso ma non ho sentito nessuno, né speaker, né referenti FIDAL, che al microfono abbia fatto notare questi importanti elementi, almeno per me.

Mi viene da fare un confronto con la UISP, per cui forse la solidarietà, l’ecologismo e i diritti umani valgono quanto o più del gesto atletico e dell’esasperazione dei regolamenti.

Mi viene voglia di tornare a correre tra le mie montagne e mandare tutti a quel paese.

Poi però tocca ai maschi e poi ancora ai bambini. Vederli correre sotto la pioggia, tra il fango, pieni di entusiasmo, mi fa rivalutare la giornata. Peccato per la piccola Chiara, mia affezionata atletina, esclusa dai giudici dalla competizione perché, seppur regolarmente iscritta, non risultava su uno stupidissimo elenco di nomi e numeri, ma come direbbe Darth Fener / Anekin Skywalker, la ragazza ha avuto una buona maestra!

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