Ma quanti Rifondaroli oggi alla Corsa di Miguel! Eppur non sono mancate le defezioni dell’ultima ora causa malanni, acciacchi e postumi da sindrome influenzale, saremmo stati ancora di più, ma chi non era presente con le gambe lo era di certo con il cuore.
Tra le affollatissime corse romane, che in genere rifuggo, questa di Miguel cerco di non farmela mai mancare. E’ una corsa speciale di cui ho già detto in varie occasioni, che merita di essere corsa, in scioltezza, mentre Roma ti scorre via velocemente, tra la musica e gli alti platani del lungotevere. Poi, sul finale (e che vuoi di più?) si entra nell’Olimpico, che, possiamo fare certo mille critiche ad esso e a ciò che c’è dietro, ma fa sempre la sua porca figura.
Dal tunnel si torna al nostro familiare Stadio dei Marmi, anche luogo di partenza e di ritrovo, allestito per l’occasione a villaggio, finalmente, per una volta, destinato agli atleti (in genere ci fanno di tutto, qua dentro e spesso non riguarda l’atletica).
Dunque, per non far scadere la presente cronaca nei toni polemici che mi contraddistinguono (da cui Vipera berus, presumo), infatti tendo ad essere un po’ scassab… ehm, “leggermente critica” sia da ferma che in corsa, vorrei riportare la narrazione su aspetti più ameni, dipingendo brevi pennellate che particolarmente hanno attratto la mia attenzione questa mattina.
Un Novaro decisamente vintage, con una felpa rifondarola del 1998, nel suo perfetto stile retrò. Un grande Ruben, su una 10 km in 44 minuti, degno rappresentante dei Lichtner-Paolucci e speranza dell’atletica rifondarola di lunga distanza. Un Lord Nulli che si fa fregare in volata dal Capizi ma che poi lo batte nell’Official Time (che signore!). Ugo in grande spolvero, primo di categoria. Il grande ritorno di Valentina. Giovanni R. che ci pensa correndo a Villa Ada. Giuga e Gianuario fenomenali. Alice 7° di categoria. Boattini che scende sotto l’ora (o almeno, lo crede… e lasciamoglielo credere!). Un meraviglioso arrivo delle ragazze e dei ragazzi di ogni età nella non competitiva. Scialbe le prestazioni di alcuni, di cui non starò a mettere il dito nella piaga, per pietà. Hanno accampato la scusa dell’influenza o di una maratona da preparare….
Scherzi a parte una bella giornata di corsa con un tempo eccellente, da fare il personale. Peccato che il percorso cambi spesso di anno in anno e non è facile fare confronti. La sottoscritta? Sono soddisfatta, sebbene a pochi secondi da Cristina, prima delle donne rifondarole, complimenti a lei, ma undicesima di categoria con un tempo discreto che mi ha lasciato l’energia per una corsetta di una mezz’ora di defaticamento post gara sulla ciclabile del Tevere insieme alla mia archeologa preferita, Camilla, che con tanta pazienza (doveva chiamarsi pa(zie)nzieri!) ha sopportato una logorroica vecchia vipera, sempre più rimbambita nella sua illogica iperattività.
Detto questo chiuderei, ma prima un piccolo cameo da regalare a tutti i compagni di squadra, soprattutto alle donne, costrette più dei maschi a frequentare i famigerati cessi chimici in prossimità delle partenze, vedi la povera Susanna. Chi è schizzignoso (come cavolo si scrive, ‘sta parola), può anche chiudere qui e, Andy War, non provi a censurarmi l’articolo!
Ebbene ho scoperto, ai lati del WC, dei ripiani che possono essere tranquillamente utilizzati per salirci sopra con i piedi. Ed ecco qua un bel gabinetto alla turca!
Distinti Saluti
Sempre vostra, Vipera berus.
N.d.R. le foto dei ragazzi le trovate in questa pagina.