Mentre imperversa la febbre della maratona e le zone calde del criterium calcano il basalto dell’Appia Antica, la Vipera berus serpeggia altrove. In preda a un’inquietudine stagionale, molla nuovamente il fronte delle sfide interne per dedicarsi a manifestazioni di tono decisamente più riservato, confinate nell’Interland romano del Nord-Est. Un buon tempo sui 10.000 e un podio (di categoria) sono anche un modo per auto misurarsi la febbre, in prospettiva di un ritorno stile Conte di Montecristo, in occasione della trasferta di società, ma prima tante altre belle gare ci attendono, per una stagione ricchissima dove c’è l’imbarazzo della scelta. Tante iniziative, pur non essendo comprese nel criterium (non è possibile metterle tutte), sono veramente dei “MUST”. Come non mancare ad esempio alla Vivifiume, altresì detta la Gara della Direttrice, dal profondo spirito ecologico e metafisico, al cospetto del padre delle acque dei romani? E che dire della gara ad Olevano dal Potente? E la Corsa del Partigiano? Ci sarebbe anche Palombara, a casa della Vipera… Poi c’è Rebibbia, uomini e donne… Una vipera compulsiva quale sono vorrebbe avere il dono dell’ubiquità visto che alcuni eventi sono in contemporanea. E quindi che fare? Al Romix, domenica pomeriggio ho trovato la risposta alla mia domanda iniziale, cioè: Quo vado?
Eccola nella foto in calce. Free Hugs.