All’alba di una fredda domenica di novembre, un gruppo di tosti e gajardi atleti…
No, no… ma che sto raccontando… questa è decisamente un’altra storia!
Ricominciamo.
In una tarda mattinata di novembre, nell’ora in cui solo la media borghesia romana si allieta con un’indolore e innocua corsetta sgrassapanza domenicale, un gruppo di sfaccendati quanto loffi rifondaroli si aggira nei pressi del laghetto di Villa Ada in cerca di compagni di merende. Gli è che i vari elementi si trovano da quelle parti non per caso ma per uno pseudo appuntamento lanciato da Marcella nell’etereo Whatsapp anche se in realtà trattasi in gran parte di individui senza né arte e né parte, nella migliore delle ipotesi cacciati all’alba dal letto del consorte ancora assonnato, così come il pullo parassita del cuculo defenestra dal nido il povero cucciolo del beccamoschino, erede ufficiale della nidiata… (come mi piace questo paragone!).
La sottoscritta Vipera, scortata dal nobile quanto fedifrago Lord Nothing, li coglie sul fatto e si aggrega all’impudica congrega, arricchendola di una nota di volgarità e improperi che mal si addice all’ambiente alto borghese della villa, ma che viene subito ben accolta dai compagni di villania.
C’è da dire che prima di partire per il tour nel cuore di Roma, a riconferma di quanto sia sconveniente e pacchiano correre alle 9,30, incontriamo la Valchiria. Lei, che di prole se ne intende, da brava nobile proletaria, a quell’ora ha già finito e a breve sarà operativa fra mille impegni familiari e casalinghi.
Uscendo con una certa calma dalla villa, transitiamo prima attraverso i Parioli, poi, tra battute e doppi sensi, entriamo a Villa Borghese e a seguire, il Pincio, il Pantheon, il giro della morte a Piazza Navona e tante altre belle cose. Degna di nota la sosta al bagno di due elementi della truppa, che, disdegnanti il cespuglio di bosso a Villa Borghese, hanno decisamente optato per il cesso di lusso del bar nei pressi del Pantheon, a riprova che nonostante quanto detto poch’anzi in alcuni di loro alberga un’anima nobile e cortese.
Tuttavia da subito emerge l’arcano mattutino di quella truppa cospiratoria e ingiuriosa: trovare l’algoritmo del criterium che impedisca la vittoria, alla Vipera berus e a qualunque altro atleta di sesso femminile, del fatidico trofeo interno rifondarolo. Nel programma di ricerca, improntato dal dott. Biologo Angelo S. detto er cinese (ndr Soliminì) e dal suo machiavellico e polentone compare longobardo (e chi vuol capire capisca…), sono coinvolti il matematico (il Nerd Mr Pumpkin), lo psicologo (il loffio strizzacervelli Lucidus Malfoy), il tassonomico (Lord Nothing), il puntiglioso e oscuro (Darth Novather), ma pare che il complotto sia decisamente più allargato e composito. Ingegneri e architetti, archeologi e zoologi, veterinari e capomastri stanno tentando di tirar fuori l’equazione da poter poi applicare fattivamente, supportati da una squadra di guastatori professionisti a vario titolo coinvolti nel processo di oliatura e messa a punto della macchina da guerra che possa definitivamente tagliare fuori le rompiballe e restituire finalmente ai maschi le loro spettanze.
Preso atto di ciò non mi resta che augurare a questi “scienziati” di trovare presto la soluzione e di cominciare a correre forte invece di chiacchierare…
Scherzi a parte, alla fine di questo bellissimo allenamento nella meravigliosa cornice della città eterna che la domenica mattina sembra ancora più eterna, Villa Ada ci regala un Cammeo: Giovanni R. e a breve la tostissima Camilla che dopo una “corsetta” di circa 20 Km e più, freschi come rose, sembrano darci una pacchetta sulla spalla in senso metaforico. Come dire… a secca, l’unica equazione vincente che veramente funziona è quella che ha un’unica soluzione: la TIGNA.
La Tig è la TIGNA!!!!