In quei del ’77, Ponte Milvio era terra di confine tra giovani che si contendevano lembi di territorio Romano. Nella migliore delle ipotesi finiva a scazzottate. Il futuro presidente di rp, uno di loro, realizza una notte un murales, insieme ad altri, in particolare la testa di un drago che sprigionava fiamme, visionaria premonizione di quanto in seguito sarebbe accaduto. Infatti, vent’anni dopo, negli spogliatoi maschili del campo di atletica della Farnesina un altro murales veniva trovato dal presidente e da uno storico manipolo. Erano i compagni di massacranti ma decisamente appaganti allenamenti di corsa e, a conclusione di uno di questi discreti mazzi di cui sopra, rinvennero l’eloquente opera grafica realizzata da un anonimo autore. Esso rappresentava una falce con una scarpetta chiodata incrociata e sotto c’era scritto: Rifondazione Podistica. Il gruppo, dopo la doccia, si recò come di consueto a bere un chinotto, allo scopo di reintegrare il glicogeno, a causa del calo post allenamento, presso il bar gestito da un certo Daniele detto Bertinotti, accanito assertore di teorie fantapolitiche dagli scenari apocalittici. Complici il brusco picco di glicogeno e le chiacchiere del barista, in preda all’euforia gaia decisero di fondare “Rifondazione Podistica”. Ecco, forse molti di voi non lo sapevano ma questa sono le nostre radici, cari rifondaroli ed ecco la prova reale, questi segni sbiaditi dopo 40 anni di manifesti appiccicati sopra, che ancora, come un incisione rupeste, come un antico e indecifrabile pittogramma egizio, lasciano intravedere l’immagine delle nostre origini ancestrali, il proto murales del presidente. Qualche sera fa, siamo andati in pellegrinaggio per ammirarlo. Ormai La piazza di Ponte Milvio non è più quella di una volta. Le lotte, i confini, gli ideali… ideali che forse ora non esistono più, giusti o sbagliati che siano, o che forse non moriranno mai. Infatti, come disse un mio alunno durante gli esami di maturità (per fortuna gli alunni ci insegnano sempre qualcosa): per ognuno di quelli li’ ce ne sarà sempre un’altro che lo combatterà…