Corri per il Verde (classifiche terza tappa). Questa volta tocca al porto di Traiano, regno incontrastato di Camilla e Giovanni, I nostri archeopodolici preferiti! Ma la banda è molto più numerosa, tra bambini, ragazzi e adulti siamo tanti, una bella onda verde tra opus reticulata, tubuli, porterule e cementizio. Quest’ultimo si è fatto sentire soprattutto ieri, nell’atto di tracciare il percorso, i nostri piantatori hanno dovuto tribolare per affondare gli stessi nel suolo di quello che fu l’antico Porto. Alla faccia del mare! Eh si, perché la nostra esperta ieri ci ha fatto notare che laddove ora c’è un bel prato inframmezzato da arbusteti e boscaglia, un tempo c’era il mare, poi il Tevere (ci troviamo nei pressi della sua foce) ha creato un deposito alluvionale, tra le antiche rovine dei moli , dei magazzini e delle terme imperiali ed è proprio lì che si snoda il percorso di gara.
Sono due giorni che pascolo in questo habitat così ameno e intriso di storia che quasi quasi divento parte di esso, come un piccolo elfo dei boschi, collega di Pan e amica di Bacco… mi trovo pure un buco in un albero cavo e penso che forse avrei fatto bene a dormirci la notte, visto che da ieri mattina, tra gara di orienteering, tracciatura percorso ieri e corri per il verde oggi ho passato parecchio tempo qui e che tra km a piedi e quelli con la macchina ne avrò fatti minimo 300!
Ma che piacere e che soddisfazione correre in luoghi come questi! L’articolatissimo percorso, filante su prati e sentieri, si è addentrato tra i colonnati e tra la vegetazione rupestre, tanto minacciosa per gli archeologi, quanto affascinante per i profani e quante specie significative: ferule, acanti, lecci e farnetti, tamerici, ipomee e lentischi… sembrava di veder vivere un’incisione dell’Ashby o un capitello Corinzio…
Bando agli aspetti bucolici passiamo a quelli tecnici. Nel sabato pregara sembra che qualcuno si sia dedicato ai baccanali, senza offrire. Dateve ‘na regolata: alla prossima campestre propongo un test con l’etilometro alla partenza con conseguente sottrazione di 10 punti criterium ai positivi ( e meno 20 a chi non offre).
Serra, davanti a tutti i nostri master uomini, sembrava pulito, anche se , gira voce, nel vino cannonau ci sia cascato dentro da piccolo!
Nel complesso il settore maschile, nonostante i bagordi, sembra in forte ripresa, trascinati da Capitan Ugo, i rifondaroli hanno dato forte con un Serra in grande spolvero e un Novaro ringiovanito di dieci anni.
Per quanto riguarda le pulzelle, grande performance del trio Ursi-Vignola-Ioele: le ho viste passare il traguardo davanti a me nonostante le avessi nel mirino, ma nulla ha potuto la mia tigna viperesca, anche se poco c’è mancato a mordere le chiappe di Marcella… Ottima la prestazione di Camilla, anfant du pais, di Alessandra, per non parlare della super Benedetta, ormai grande speranza del settore femminile rifondarolo. Brave tutte le donne, in questa giornata di sensibilizzazione e contro la violenza sulle stesse.
I bambini e i ragazzi del settore giovanile, ai quali si aggiungono ormai da tempo i giovani atleti rifondaroli palombaresi, sono quelli che sollecitano di più le nostre emozioni: si riscaldano, corrono, giocano e fanno un tifo sfegatato, sostenuti dagli istruttori e dall’occhio vigile della Direttrice e dal nostro Presidente operaio, di cui non posso ora tessere le lodi perché potrebbero essere scambiate per bieca campagna elettorale… quindi che dire: ci vediamo tutti mercoledì per l’assemblea annuale! (scusate la rima).