Il Trail di Villa Ada

Qui di seguito da parte di Marcella la cronaca sensoriale del Trail di Villa Ada, penultima tappa del Criterium di RP.


Il trail di villa Ada è forse la mia gara stagionale preferita, un po’ perché corro in casa su percorsi familiari, ma soprattutto perché la parte nel bosco mi diverte e mi da energia. Quest’anno hanno dovuto cambiare il percorso per la caduta di alberi, e c’è un tratto ancora più lungo di bosco. Mi sento in forma e parto abbastanza forte, dopo poco più di un Km siamo già su sentierini tra gli alberi a saltare tronchi, scendere per zone scoscese aiutandoci con la corda, ad abbassarci per evitare rami, a correre sopra un prato di ciclamini e poi sull’erba. Più vado avanti più mi sento un po’ come un aborigeno che corre nella giungla al suono di tam tam, mentre nelle orecchie l’iPod mi suona vecchi classici rock dagli Who ai Pink Floyd, Lou Reed, David Bowie, Radiohead…. Correre a Villa Ada è anche un bagno di odori: l’erba tagliata, la mentuccia, odore di fango, di terra secca, di muffa, di funghi, di cacca, odore di bacche, di alloro e anche sui piedi si sente il terreno che cambia: i sassi che punzecchiano i piedi, il duro dei gradini, il molle del fango, l’erba che un po’ ti rallenta e il gradevolissimo terreno elastico del bosco. Vedo che ci sono quattro donne davanti a me e ne ho una alle calcagna. Verso la fine mi raggiungono e mi superano Gabriele e Mauro, tengo la quinta posizione, cerco di allungare nel bosco dove mi sento più agile, chiedo anche al presidente se mi fa passare perché ho una dietro che mi vuole raggiungere, ma lui allunga e meno male che gli rimango dietro perché mi impedisce di sbagliare strada a un bivio dove hanno sbagliato in molti. Sul ponticello di legno pieno di fango cado e mi rialzo con la mano piena di sangue, anche se non mi faccio niente. Siamo sul rettilineo finale e la mia rivale mi infila un allungo e mi supera nello stesso punto in cui mi ha superato Ele l’anno scorso. Comunque sono molto soddisfatta e all’arrivo faccio amicizia con la mia rivale che scopro molto simpatica. Purtroppo alcuni hanno sbagliato strada tra cui le prime due donne (questo per fortuna mia), molti discutono animatamente con gli organizzatori. Rimaniamo io e Marco a prendere i premi per tutti i rifondaroli e ce ne torniamo a casa con un sacco di buste di generi alimentari. Io finisco quarta e mi rimedio anche un bell’orologio. Bellissima domenica mattina, passata con gli amici di RP in un posto incantevole.

3 commenti su “Il Trail di Villa Ada”

  1. Cara Marcella questa volta a te l’onere e l’onore di descrivere la bella esperienza villaadense. Il passo felpato (ma dolorante) di Ele e il mio caracollo somaresco, in moderato risparmio (ma neanche troppo), non ti hanno certo impensierito. Questa partita per me andava giocata in difesa, anche per non correre rischi inutili. Comunque la tua forte determinazione in casa è stata spettacolare e ci è piaciuta davvero! Attenta però perchè Villa Borghese è terra neutra e piena di vipere!!!!
    Hasta rifondation!!!!

  2. brava Marcella….
    che dire, io non mi sentivo forte, ma forse perchè eravamo pochi attorno al 9° km mi sono sentito dire da uno dell’organizzazione che ero 20°…incredibile, infatti mi sono subito fatto superare da due baldi giovani…poi abbiamo trovato la deviazione giusta chiusa dal nastro bianco e rosso, siamo andati avanti e il tizio mi ha fatto sbagliare strada. Ho corso 12,5 km e sono arrivato ultimo. Ma va bene. Non voglio polemizzare.
    Sono stati così prodighi di consigli all’inizio ma ci hanno tenuto nascosto il fatto che la corsa non era di 12 km ma di poco più di nove….forse bisognava dirlo.
    Io ho sempre fatto quello che mi dicevano gli uomini lungo il percorso, e così pure dove mi hanno fatto sbagliare; iun fondo il mio SUUNTO diceva che mancavano ancora 3 km!!!!
    E’ mancato all’organizzazione un uomo al bivio cruciale.
    Ero pure passato davanti a Giovanni…merda
    Viva il trail di Villa Ada…
    viva i trail.
    In questi giorni sono in Val Masino – Val di Mello, qui si corre la KIMA (50 km in montagna con 2800 m di dislivello positivo)!!!
    http://www.trofeokima.org/it/
    Scozza vieni?
    In questi giorni ne ho fatto un quinto….
    sufficiente. Baci, Pierluca

    1. Evviva la Val di Mello e i nuovi mattini degli arrampicatori hippie!!!!!
      Adoro quel posto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.