Hasta Siempre, comandante Fidel

Questa volta la ormai sempre più nostra Corri per il Verde si è svolta nel  Monumento Naturale Parco della Cellulosa deriva dall’ex Ente Nazionale Cellulosa, ormai soppresso da tempo. Ne rimangono le coltivazioni forestali di giganteschi Eucalipti e di altre specie esotiche, ai cui margini e nel mantello spunta la vegetazione autoctona, fatta di Euonymous europaeus, detta anche Berretta da prete e il Biancospino, entrambi dalle bacche Rosse cremisi.

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A proposito di rosso, alcuni di noi decidono di indossare un nastro di colore rosso per ricordare la scomparsa avvenuta appena ieri, a 90 anni, di Fidel Castro. Non so cosa possono dire le altre persone. Io non sono un’esperta di politica e neanche una fissata per Cuba, ma quell’uomo barbuto, vestito con un’uniforme militare sdrucita, il sigaro e il cappello con la visiera, mi ha suscitato sempre una certa simpatia. In particolare, rivedendone ora le immagini, mi colpiscono gli occhi, non quelli di un dittatore ma dolci, quelli di un bambino. Poi di critiche possiamo farle finché vogliamo, ci mancherebbe. Ma forse la sua scomparsa è un segnale che forse può indurci a pensare. A me fa pensare che si può svoltare nella vita, andare controcorrente, anche sfidando colossi del capitale e della “politica” con la p minuscola, viziata, impelagata, sporca. E’ possibile opporsi facendo grandi cose, rivoluzioni, stravolgimenti, ma anche piccole cose, rimanendo fedeli ad alcune idee, non astratte, ma vissute, provate, sentite empaticamente. E’ un bel riflettere alla soglia del ventennale rifondarolo. Non vorrei essere fraintesa, sono riflessioni esclusivamente personali e di carattere generale, scevre da implicazioni o impostazioni ideologiche o partitocratiche, ma più legate ad aspetti culturali ed educativi che decisamente mi stanno più a cuore della politica nel senso comune del termine. Mi piace pensare che i giovani e i meno giovani possano sempre avere la speranza di poter cambiare il mondo, sia quello che abbiamo dentro (in primis) che quello di cui siamo parte, partendo dal piccolo, da piccoli hot spot e poter sempre credere in se stessi e negli altri, poter guardare il mondo con gli occhi di un bambino, a volte anche con sofferenza e dolore ma poi con positività, entusiasmo e ottimismo.

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Detto questo lascio i commenti ai compagni di squadra relativamente agli aspetti tecnici della manifestazione. Posso solo dire che l’organizzazione è stata ottima, favoriti da una bella giornata anche se un po’ fredda. Basilare la supervisione preventiva dei fratelli Ricci il giorno precedente alla gara e superlativa la prestazione di tutte le categorie, i bimbi e i ragazzi ma anche i “veci”. Una menzione particolare alle donne, trascinate da un’inattaccabile Marcella, con una prestazione eccellente di Isa, che a un ottimo tempo ha saputo aggiungere tanto divertimento. Brava, così deve essere.

Per concludere non mi rimane che supportare la toccante chiamata del Presidente in merito alla festa del ventennale. Accorriamo numerosi, ci sarà da meditare e da… divertirsi!

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