Sulla spinta di un’arringa propiziatoria presidenziale di alcuni giorni fa, cotto il cervello e fuso il fisico dai tanti eventi, gare e manifestazioni che hanno interessato la nostra società nonché la sottoscritta, mi accingo a scrivere questi brevi appunti.
Ragazzi, ci siamo. Ecco giunto il tanto atteso ventennale. Anche se non vi sarà un vero e proprio congresso credo che inevitabili saranno le riflessioni sul chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Ce lo siamo detto molte volte ma dopo una giornata come quella di domenica scorsa, nella splendida Villa dei Quintili e in occasione della Corri per il Verde non possiamo fare a meno di osservare quanta strada è stata percorsa e quante potenzialità ancora da esprimere. E’ vero, usciamo un po’ stanchi dalle tante attività e dalle prove che ci hanno impegnato e provato in questo autunno caldo, ma GUARDA COSA ABBIAMO COSTRUITO!
Direi degli atleti, pronti per ogni occasione e terreno, di ogni età, ma soprattutto un bellissimo gruppo di persone coese, pensanti, appassionate, in poche parole una vera, funzionante, bella SQUADRA.
Sia alle Corri per il Verde ma anche alla Natalina di giovedì abbiamo visto ragazzi e bambini pieni di entusiasmo, di passione per un confronto pulito, aperto, giocoso e, perché no, anche con una sana voglia di vincere… Però secondo me Rifondazione Podistica non è la squadra di quelli che vincono sempre e a tutti i costi, non di quelli che antepongono la sfida personale al valore umano e affettivo di un’esperienza collettiva.
A volte vedo Rifondazione come una vera alternativa nel mondo dello sport e non solo. Negli anni in cui ne ho fatto parte ne ho apprezzato moltissimo, oltre ovviamente alle profonde amicizie, il fatto di essere un luogo di condivisione di esperienze positive, toccanti. Ho imparato e continuo a imparare moltissimo dagli amici al cui fianco da anni svolgo l’attività dell’atletica giovanile e traggo un profondo arricchimento dai bambini e dal loro modo di mostrarmi l’affetto più puro e genuino.
Tante sono state le esperienze e le occasioni, per conoscere luoghi, persone e tante realtà interiori e anime affini, mediante un contatto vero fatto a volte di fango e sudore, altre volte di parole, silenzi e sorrisi.
E in questi anni non è mancata la pioggia, il vento, il freddo, il caldo, le brutte e le belle giornate, i fiumi, il mare, le montagne, i campi di atletica, i prati incolti in cui piantare paletti, i boschi, le strade, il truck di Corrado, i borghi medievali, il pulmino grigio di Ele, le vecchie scuole dedicate a studenti partigiani e tanto altro ancora da condividere con tutti voi.
Ritengo inoltre che questa società sia per molti un approdo sicuro, un punto di riferimento per gli ultimi, per quelli che con calma si accodano nelle retrovie ad ascoltare il silenzio interiore coperto solo dal ritmo di tanti cuori che battono ognuno a suo modo ma con il giusto sound da formare una splendida melodia.
Lara non ha mai vinto ma per lei Rifondazione Podistica ormai credo sia una casa, una parte di se e così è per me.
Vipera berus.