Parafrasando il titolo di una canzone dei Frontiera, vorrei descrivere che c’è di nuovo in questo inizio estate dall’atmosfera nebulosa, piovigginosa, temporalesca.
E’ da un po’ di tempo che sono indietro con le cronache correrecce ma i chilometri macinati non sono certo mancati. Per tutti noi. Si corre come schegge impazzite, senza la guida del tassonomico Nulli che ci richiama all’ordine del criterium, vista la pausa estiva del nostro trofeo interno rifondarolo. Qualcuno si lecca le ferite degli acciacchi primaverili, altri si infortunano sulle piste e sulle pedane, qualcuno si allena subdolamente di nascosto, per sferrare improbabili attacchi autunnali…
Tra le tante somarate, mattiniere e tardo pomeridiane, personalmente scelte con cura, viste le numerose gare disputate nel territorio della bassa sabina, non posso rinunciare alla Corri tra i Boschi di Riano, in una mattina piovosa, quasi autunnale, di giugno, alla Maratonina delle Rose, a Santa Lucia di Fontenuova, in compagnia del Lord Nulli al risparmio energetico di classe A, alla serale Maratonina delle Terme di Cretone, tra le esalazioni delle acque solfuree e, nel cuore del Parco dei Monti Lucretili, la Scarpettata. Il tutto, in un crescendo di saliscendi e cronoscalate, che hanno avuto il loro culmine nel corso della Scarpettata (da Marcellina a Prato Favale, passando per San Polo dei Cavalieri), in cui, insieme a un gruppetto di malcapitati corridori, ci siamo ritrovati in un roveto da cui siamo usciti mediante una scala da pompiere, attraverso il balcone di un’abitazione privata!
Intanto tra le vie di Roma, alcuni corridori rifondaroli (quelli con la puzza sotto il naso) improvvisano la Corri Roma, sotto la luna quasi piena e sotto la guida della Direttrice che si addobba sui sampietrini in un momento di particolare euforia da endorfine.
Inoltre, mentre la vipera si trastulla tra i colli sabini a caccia di salumi e Marcella si massacra sulla pista di Latina, un Giovanni, non ancora atleta ottimizzato ma in netta crescita, si prepara a sferrare l’attacco finale a settembre, allenandosi di nascosto in ogni dove e mettendo a dura prova la gang dei fratelli Dalton, che ormai faticano a stargli dietro. Un Walter Serra torna a farsi vedere tra le strade Palombaresi, minacciando un ritorno in grande spolvero nello stile del Conte di Montecristo.
Torna anche il mitico Corrado Giambalvo, che, nel suo ormai fantasmagorico Truck, si esibisce in un accattivante spettacolo di giocoleria calzolaiesca che ha come oggetto il risuolaggio di scarpe di ogni fattezza con la celebre suola “predator” Vibram (mamma mia quanti sfondoni ho detto in una sola frase ma d’altronde quando si parla di Giambalvo occorre dar potere alla fantasia…).
Ma le performances migliori sono sempre quelle dei ragazzi di RP che colorano di verde i viali di Villa Ada nella gara di Orienteering che li ha visti partecipi insieme al gruppo degli instancabili genitori.
Infine, lunedì scorso, dopo la pioggia (sempre parafrasando i mitici Frontiera), a chiusura della stagione sportiva e aspettando il campo estivo di Villetta Barrea, i giovani si sono esibiti in una sequenza di staffette e gare di contorno uscendone con un pieno di medaglie e un primo posto per la squadra maschile e un terzo posto per la squadra femminile nel trofeo “Atleticamo”.
Insomma, seppur stanchi e acciaccati, in questo clima instabile, anticiclonico, di bassa pressione, intorpiditi dai primi caldi e inumiditi dall’insolita pioggia monsonico-tropicale, ancora reagiamo e scalpitiamo, nel tentativo di mortificar la carne ed elevar lo spirito, con la solita testardaggine e passione e un pizzico di sano masochismo.