“Ahoooo…. Ma che sta a succede…. – Booh, pare che stanno a fa ‘na corsa.. ‘a corsa del li cocommeri ‘n sallita!”
Castelchiodato. Questa la conversazione tra due agricoltori locali origliata dalla sottoscritta al termine della Castrum Race, erede della ben nota somarata “Corri tra le cerase”, che la dice lunga su questo “agile e veloce” percorso di gara allocato tra i Colli Cornicolani e le campagne dell’Università Agraria di Castelchiodato.
In una calda e afosa mattina di giugno, tra le polverose sabbie plioceniche e i detriti da riporto che fanno da selciato a questi pur pittoreschi tratturi, sfila la processione di matti, che a 35° C, si arrischia lo schioppo delle coronarie, tra olivi, cerase, perzeche, pronghe e quant’altro… L’acqua dei ristori sembra l’oasi di Khiva lungo la via della seta in Uzbekistan… il miraggio di alcuni miei alunni allo spugnaggio che annaffiano la mia avversaria anziché me…
Che dire… quanno uno se la va a cercà…
Poesia burina:
Niente podio amato, ma ‘a salamella e ‘r bicchier di vino de ‘n scialbo e sciatto secondo posto di categoria pure pe’ stavorta è assicurato!