“Ma checciannate affà sui Simbruini, venite connoi ar Soratte!“, così avrebbe esclamato Peppe Scozzarella alla notizia della defezione di Paola dal trail del Soratte, da lui sponsorizzato. Ma si sa, Paola né si piega né si spezza, e domenica era sulla linea di partenza di Livata (Subiaco). Qui di seguito la sua cronaca.
“Non si smette mai di imparare. Dicesi Fast trail o speed trail una somarata di montagna di media o lieve intensità con reppe in saliscendi, sassi, qualche ferito.
Il Fast Trail dei Monti Simbruini è la prima edizione della gara agonistica di corsa in montagna, nel territorio del Parco dei Monti Simbruini, organizzata dal Gruppo Marciatori Simbruini di Subiaco. La lunghezza del percorso è 13 km circa mentre il Dislivello positivo complessivo stimato: 500 metri.
Il transito era descritto come veloce e scorrevole, su sentieri montani, strade bianche, carrarecce e brevi tratti di crinale di tipo E e in effetti, così è.
Alla partenza incontro il mitico Zed. La cosa mi dovrebbe mettere un po’ di ansia: se c’è lui, la somarata è certa, altrimenti non si scomoda. Io sono ancora gronge (niente a che vedere con i Gronge, il gruppo MUTANTE di Roma est, attivo dal 1985 sulle scene della città eternit) a causa del viaggio, in quanto, per una volta scarrozzata dai miei, ho letteralmente dormito in macchina.
Comunque alla partenza je do giù e mi piazzo in seconda posizione (per i maligni: c’erano più di due donne). Alla prima discesa vengo superata da varie persone tra cui un tipo che cade e mi si aggrappa con il rischio di farci ruzzolare entrambi. Non vi dico come l’ho potuto trattare! Per fortuna durante il percorso c’è stato modo di riappacificarsi anche perché la lunga salita mi ha vista pimpante e mi ha dato modo di recuperare parecchio anche su diversi maschietti.
Sul finale, dopo un bel tratto in falsopiano in discesa, è arrivata la scarpata finale: un prato in forte pendenza di circa 45° dove ho pensato di tutto, per evitare di perdere posizione senza azzopparmi, addirittura, se non ci fossero stati i sassi, mi sarei sdraiata e avrei ruzzolato fino alla fine. Qualcuno è caduto e si è fatto male, quindi erano tutti abbastanza prudenti. All’arrivo mi sono piazzata seconda. La prima non l’ho neanche vista. L’ottimo Zed, tra tutti quei cinghiali patentati, nonostante fosse ultimamente più concentrato su gare veloci (in settimana ha fatto un mille secco a 3’10’’) è arrivato tra i primi 10, fresco come una rosa. Anche Lara ha fatto il suo primo mini trail di circa 1 Km, ma poi, quando le ho proposto di andare a fare due passi per i monti, mi ha letteralmente riso in faccia e mandata a quel paese!!!!!”