Tutto cominciò una notte di fine inverno. Mi cimento nella lettura del libro “L’interpretazione dei Sogni” di Sigmund Freud. Mi si apre un mondo che in parte già conoscevo, quello dell’inconscio, del flusso di coscienza, della Meditazione creativa.
Ma veniamo ai fatti.
Qualche giorno fa, in preda a chissà quale isteria (ed ecco che torna Freud), mi iscrivo alla mezza maratone di Berlino che si terrà nell’omonima città il 20 agosto.
Sono acciaccata, con il nervo sciatico dolorante e tanta stanchezza per i tanti, troppi km percorsi. Ed ecco sopraggiungere il gesto inconsulto, la follia, il nonsenso.
Tuttavia ci sarà pur un motivo per questa improvvisa scelta di gareggiare una mezza estiva, con tutto ciò che comporta, ma sembra che un improvviso cambiamento di idea sopraggiunga questa mattina di domenica, in cui decido di “sfanculare” la gara di criterium, di cui fino a sabato ero immeritatamente e spudoratamente di nuovo in testa, per il Cross del Tevere, organizzato da UISP Monterotondo, nel pistino dove a volte ci alleniamo noi dell’Interland del Nord Est romano, a Monterotondo Scalo.
Trattasi di un Memorial, per una persona che non c’è più e che ricordo con grande affetto e simpatia, Raffaele Esposito, compagno di tante corse e tanto tempo fa anche di squadra. Questa è forse una delle motivazioni più o meno inconsce che mi fanno cambiare strada questa domenica mattina anche se non nego che un poco di pigrizia e il fatto di avere la possibilità una volta tanto di gareggiare vicino casa hanno sicuramente inciso. Con me c’è anche Lord Nulli, che forse ha disertato la gara di criterium con motivazioni analoghe alle mie, ma non sta a me dirlo.
Il clima è decisamente familiare. Ci gettiamo nella gara che seppur corta si rivela impegnativa per la presenza di un fondo a tratti sodo ma più spesso con soffici zolle erbose.
Comunque ci difendiamo e riportiamo a casa un terzo posto di categoria ciascuno e rappresentiamo degnamente RP.
Però voglio dire che alla fin fine, vedere tutti quei bei rifondaroli sul podio a Tor Tre Teste mi ha fatto anche un pochino rosicare, magari un po’ il filo da torcere a Marcella nel Parco dell’Alessandrino e provando a sfilarle il plaid del primo di categoria, avrebbe avuto sicuramente il suo fascino…
Ma da viperaccia quale sono, a volte mi piace disobbedire e uscire dal seminato per percorrer sentieri spinosi, e prendere decisioni apparentemente controcorrente…
Viste da un’altra ottica certe scelte potrebbero essere interpretate come gesti nobili, il lasciar cadere il coltello da mezzo ai denti e farsi guidare dall’istinto e non dalla smania di difendere la testa del criterium… che bella la psicologia! Ovviamente le mie sono scherzose provocazioni!
Per concludere questo sproloquio che se fosse stato senza punteggiatura poteva sembrare un flusso di coscienza alla James Joyce, vorrei complimentarmi davvero per i brillanti risultati conseguiti da tutte e da tutti questa domenica, compresi Ugo ritornato in grande spolvero e Peppe nella grandiosa prova di ben 30 km di trail a Pitigliano!
PS: volevo dirvi che sto preparando la legnaia… per darvi le prossime “legnate” e per cucinarvi la bruschetta nei prossimi raduni a Villavillacolle!