C’eravamo anche noi all’Albarace: io, la mia bimba, anch’essa rifondarola, e la mia amica Marina.
Avevo già corso l’Albarace un paio di volte, ma il percorso quest’anno è stato strepitoso: nonostante la familiarità della location (abito a 10 min. a piedi dalla partenza), la follia dei 1700 runners presenti, ha reso il percorso più affascinante che mai.
La prima novità, immediatamente dopo la partenza, è stata l’attraversamento del ponte Duca D’Aosta e subito dopo il passaggio sul ponte della Musica: attraversarlo con la luce dell’alba, ha reso gli alberi del dirimpettaio Monte Mario di un verde smeraldo mai visto prima; altro scenario mozzafiato è stato lo Stadio dei Marmi con il doppio percorso su due livelli : quasi impossibile da raccontare o da immortalare con una fotografia… mi viene in mente un orologio con le lancette colorate che scorrono velocemente ed una ghiera color arcobaleno che gira speditamente in senso opposto !!!! L’arrivo dentro lo Stadio Olimpico è stata la caratteristica dell’Albarace sin dalle prime edizioni, ma percorrere la galleria della curva sud e trovarsi nella pista di atletica del maestoso stadio, ti rende una formica euforica ed onnipotente.
Vivere tutto questo con tua figlia accanto non ha prezzo … corro … con scarsi risultati ma corro … sempre e ovunque !!!
bella ed emozionante… quasi mi commuovo e rosico per non averla fatta!
Brava francesca, bella la lettura fino alla fine. Però non gliela posso fa…