Per me il primo maggio quest’anno è cominciato prima, con la consapevolezza che senza la Vivifiume non sarebbe stato lo stesso. Una gara a Palombara il 30 aprile, in serata, avrebbe dovuto sublimarne la mancanza e anche quella di un’assenza giustificata dal campo, il sabato mattina. Penso alla Direttrice sola soletta ad allenarsi allo Stadio dei Marmi senza di me e mi sale la nostalgia. La realtà è che ci tolgono gli spazi, per correre, per stare insieme. Ci tolgono gli argini, ci tolgono le spiagge, ci precludono mari e monti. E cosa peggiore vogliono toglierci il tempo, per stare insieme, condividere, vivere emozioni o semplicemente cazzeggiare.
Tuttavia la gara di Palombara mi fa sentire bene. Corro veloce come un treno e poi, l’indomani lessa come una zucchina, dopo un lunghetto tranquillo e sonnolento, sono indecisa su come trascorrere questo I° maggio. Il mio essere Vipera berus mi porterebbe alla Festa di San Domenico a Cocullo, altresì detta Sagra dei serpari mentre l’animo punk mi porterebbe al Forte Prenestino.
Prevale una via di mezzo (perché poi?), cioè il Concertone a Piazza San Giovanni, in cui c’è il Santo e forse anche i serpenti (a buon intenditor…), ma stare tra la gioventù e pogare al ritmo dei Modena City Ramblers come vent’anni fa non è male!
E allora: Oh Bella Ciao, Bella Ciao, Bella Ciao Ciao Ciaooooo!
Buona Festa del Non Lavoro a tutti i Rifondaroli!
Grande Paola!!
Mi sei mancata
E.