Periferia romana. Il Parco di Tor Tre teste è un lembo di campagna romana su un cappuccio tufaceo dove, oltre a una pineta a Pinus pinea e a un bel prato di malva e cicoria, è possibile ammirare i resti di un acquedotto romano che se ce lo avessero avuto in Svezia, avremmo dovuto pagare il biglietto solo per entrare. Quale simbolo dell’acqua, diviene sede per la seconda tappa della Corri per il Verde, che anche quest’anno vede impegnati grandi e piccoli rifondaroli, su uno splendido percorso che qualcuno ha osato definire “il Campaccio romano”. (Classifiche dal sito UISP, foto dei ragazzi in area riservata).
Ma andiamo per ordine. Per la Direttrice (Eleonora) e la sottoscritta (Paola, detta la Secca) l’evento sportivo è iniziato circa 19 ore prima, quando, al termine di una faticosa ma piacevole mattinata di allenamenti del settore giovanile al parco di Tor di Quinto ci siamo ritrovate con gli amici della UISP per tracciare il percorso di gara. L’attività è stata impegnativa ma divertente, culminante con il collaudo di corsa da parte della Direttrice e mia, in notturna con tanto di pila frontale, rischiando l’accoppo by night!
La mattina comunque ci ha visti presenti dalle prime ore dell’alba, perché la Direttrice e il Presidente sono stati impegnati nella fase organizzativa delle gare, presenziando partenze e arrivi. In effetti sembrava che avessero il dono dell’ubiquità per come correvano da una parte all’altra.
Per quanto riguarda le gare del settore senior-master , la squadra maschile ha potuto vantare un Boris in grande spolvero, sul traguardo tra i primi e un Bellisio “tracotante” che rivaleggia con Lord Nulli. Un promettente Ricci parte troppo forte e paga sul finale ma lascia ben sperare per il futuro della società.
Purtroppo vi è stato lo stop di Ugo a causa di un risentimento muscolare, ma tanti atleti rifondaroli, al maschile e al femminile, ormai zoccolo duro e motore diesel della squadra, si sono impegnati molto per far pesare questa defezione il meno possibile e per portare preziosi punti in classifica.
Per quanto riguarda la mia prestazione, volendomi portare avanti con il lavoro criterium, ho ambiziosamente affiancato la mia rivale Marcella a 300 m dall’arrivo. Sembrandomi cotta, l’ho amorevolmente incitata, quel tanto che è bastato per farle riprendere fiato. A quel punto la volpona ha allungato e mi ha gelato con un’inaspettata volata! Errore da non ripetersi!!!! Pazienza, sarà per la prossima!
La giornata ha comunque raggiunto il suo culmine con le gare giovanili dove tutti i bambini hanno gareggiato con tenacia e impegno ma anche con il sorriso e il piacere di ritrovarsi insieme a correre in libertà su un bel prato. Questo mi ripaga come istruttrice molto più che un risultato che comunque è arrivato.
L’organizzazione della gara è stata ottima, anche aiutata da una splendida giornata di novembre. Al termine, insieme agli instancabili amici della UISP, che pulivano e smontavano il percorso di gara, la direttrice, il presidente e io abbiamo chiuso la giornata con una corsetta “defaticante” (beata compulsione) lasciando come sempre il parco per ultimi.