Dagli Aforismi del Presidente: a marce forzate – Riferito alle truppe che nelle singole tappe giornaliere compivano il più ampio spostamento possibile.
Questo anno ci ha visto compiere grandi passi, talvolta sembrava fossero più lunghi della gamba. All’ultimo, quando sembrava fosse il momento di andare tutti in vacanza (ma questa parola abbiamo capito che per noi non esiste) la Direttrice gli ha dato forte con una doppietta Danimarca-Pessasseroli, accompagnata dall’inossidabile Alice e da un gruppo di incalliti giovani rifondaroli.
Queste truppe rifondarole in movimento ne hanno fatte davvero di tutti i colori: corse, tornei sportivi, orienteering, escursioni, equitazione, mountain bike, tuffi in piscina, street boulder, slackline, staffette singole e duathlon, partitone di calcio e tanto altro. Quest’anno la cornice del campo estivo è stata Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Adulti, ragazzi e bambini si sono inoltre cimentati, il penultimo giorno del campo, nell’Ecolonga, celebre manifestazione che vede gli adulti impegnati in una magnifica corsa trail di 13,2 km e una non competitiva di 6 km in montagna e le categorie giovanili in competizioni su strada, dentro Pescasseroli. Questi ultimi hanno ben figurato, colorando di verde i vicoli e le strade del borgo con le maglie sociali, senza sponsor e senza padroni. Anche questa scelta risalta tra la mischia, dove le maglie sociali sono piene di pubblicità di bar, pizzerie, negozi di materiali elettrici e per l’edilizia.
Anche i grandi si destreggiano bene tra cinghiali, vacche podoliche e rupicapre locali. La Vipera berus deve tirar fuori tutta la sua podolicità per riacchiappare in extremis una Cristiana lanciata sui tratturi come una cavalla selvaggia, a suo perfetto agio sia nei single track che nelle sassose carrareccie del versante abruzzese del Parco. Non paga della somarata serale si è poi scatenata in notturne danze tribali supportata dal Boattini e da Mr Pumpkin, propiziatorie per la prossima gara.
La Vipera però, giunta nel podio di categoria, si dice abbia acciuffato un caciocavallo delle dimensioni di un rognone podolico, nonché 150 euro in denaro e un buono da 200 euri da spendere nel celebre sexy shop di Opi, paesino di 408 abitanti, con il più grande negozio di articoli sexy di tutta la Marsica. Alcuni dicono si tratti di leggende… bah, chi può dirlo?
Meno male che Marcella e Ugo, ai campionati italiani Master a Orvieto, tengono alti i colori societari con una serie di gare e concorsi in pista, facendoci come sempre ben figurare, ma perdendosi la staffettona finale e il mega partitone adulti-ragazzi, attività di alto valore aggregativo e liberatorio, sempre che non si scateni la rissa in campo…
Appendice: Tipologie di donna.
La donna a punta. Dicesi donna a punta quella con caratteristiche somatiche e psichiche secaligne e pungenti. In gara sono pericolose in quanto tenaci e tignose, difficilissime da battere.
La donna o femmina accabadora: Con il termine sardo femina accabadora, oppure femina agabbadòra, comunemente accabadora (s’accabadóra, lett. “colei che finisce”, deriva dal sardo s’acabbu, “la fine”) si soleva indicare una donna che uccideva persone di qualunque età in condizioni di malattia tali da portare i familiari, o la stessa vittima, a richiederne l’eutanasia. Il fenomeno avrebbe riguardato alcune regioni sarde come Marghine, Planargia e Gallura. (Wikipedia).
La donna podolica: è quella che non si ferma davanti a nulla, come la vacca podolica, rade al suolo recinti, sradica alberi, si incolla le macere, pur di proseguire lungo il suo tratturo o luogo di pasturazione e abbeveraggio o, nel caso di donna, raggiungere il suo obiettivo.
Direte: cosa c’entra in tutto ciò? Gli è che in questo campo estivo, con 4 ore di sonno notturno, spesso ci si teneva svegli facendo delle accurate ricerche e osservazioni scientifiche…
Buone vacanze e alla Prossimaaaaa!