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Star Wars VIII: il ritorno dello sforzo

Hard Winter Trail dei Monti Simbruini: sembra il nome di qualcosa proibito ai minorenni… sta di fatto che un attempato quanto tosto zoccolo duro rifondarolo domenica scorsa si è prestato a una delle maggiori zingarate della stagione invernali. Ma andiamo per ordine, e cliccate qui per la classifica.

Uno sgangherato equipaggio a bordo del Millenium Falcon, viene soccorso da una navicella di emergenza guidata dalla Secca Chewbecca e si porta sulle spelacchiate e steppiche radure del pianeta Simbruinum per questo trail invernale di tutto rispetto. La truppa da sbarco è costituita dai seguenti elementi: lo stizzacervelli Obi Uan Lucidi, il filibustiere Han Salvatori, il biondo Pierluke Skywalker, il cavaliere Jedi Qui-Don Tudinn, il copilota, la secca Chewbecca.

Atterrati sul pianeta Simbruinum, i 5 si accingono a intraprendere una dura battaglia che li vedrà sfidare, salite impervie, neve in pappa, ghiaccio, fango, manipoli di vichinghe inferocite e insidie di ogni genere.

Dopo alterne vicende che si susseguono in maniera rapida e concitata, i 5 giungono interi dal tribolato campo di battaglia e ripartono per tornare alla base, dove sperano, non dico onore e gloria, ma quanto meno i meritati 5 punti di criterium relativi a un trail di 13 km di montagne che varrà certo almeno quanto un festino con Babbo-Jabba the Hutt a Villa Pamphili.

Invece, il terribile Darth Novather e il suo sparuto esercito di cloni, rapiti dall’oscura malvagità, attendono i nostri eroi, stanchi e acciaccati, nonché sbronzi dal passaggio alla taverna sublacense, con un ingiusto e inopportuno verdetto: “No Jabba, no punti criterium”.
Ma i nostri 5 non si arrendono: i punti li vogliono, dovessero sovvertire l’ordine dell’universo!

jabba

Boclassic 2015

Avventure e riflessioni di un animale a sangue freddo in un giorno di San Silvestro nel cuore di Bolzano.

Un freddo cane. Scaldarsi prima della partenza è una tortura da far piangere, infatti gli atleti veri, le elite professioniste, la gara la fanno a secco, cioè rimangono negli spogliatoi fino a 3 minuti dalla partenza, poi via. Io, da brava pippa, faccio prima un giro nel mercatino di Natale e in uno stand di prodotti erboristici faccio amicizia con un ragazzo che mi offre alcuni “bicchierini”. A quel punto penso di potermi almeno togliere la giacca e provare a corricchiare. Mi escono le lacrime, è come se avessi una scheggia di ghiaccio nel cuore, sono proprio la Vipera berus. Poi la partenza, da li in poi non si sente più niente, 5 km in apnea e passa la paura. Dopo tocca a Lara ma sbagliamo partenza e a lei tocca correre, anziché con gli esordienti, con i cadetti e gli allievi, per ben 2,5 km. All’arrivo ci manca poco che mi uccide.

Poi, per le strade della città, sul percorso di gara, in perfetto tempismo con la partenza delle elite maschili, un uomo mi si accascia davanti con la mano sul petto… come operatore BLSD intervengo subito chiamando il 118 e chiedendo un defibrillatore, ma mentre mi tolgo la giacca in procinto di effettuare il GAS (Guardo, Ascolto, Sento) chiariamo che il malcapitato è completamente sbronzo alle tre del pomeriggio. Intanto passano i keniani e gli altri atleti professionisti a 2 e rotti al km e con il servizio civile schermiamo il tipo ancora in terra. Alla fine si alza e se ne va.

A quel punto, finite le gare, il freddo si fa ancora più pungente. Cerchiamo ricovero in qualche negozio ma tutti chiudono perché tra un po’ si festeggerà il nuovo anno. Anche il celebre edificio della Salewa, dove si scala e si fa shopping al coperto è tristemente buio e chiuso.

Allora ci avviamo verso le valli montane e dalla Valle dell’Isarco ci addentriamo in Val di Fassa. Quest’anno non c’è un chicco di neve, solo brina e cristalli di ghiaccio nelle zone esposte a nord. E’ bellissimo però, soprattutto quando vado a correre la mattina nella Val Pusteria. Mi sembra di essere nel castello di Frozen e mi viene da cantare “Let it go”.

Questo per augurare a tutti i rifondaroli un Buon Anno nuovo, con tanta voglia di correre in ogni clima e in ogni dove, che sia freddo o caldo, che sia asfalto o strade di montagna, con lo scricchiolio di brina o di foglie o di sabbia, con i piedi nel fango o a mollo nelle pozzanghere o nell’acqua del mare.

Let us go!

IV° CpV Traiano + Sabato 5

Domani gli allenamenti si terranno regolarmente al campo della Farnesina.

Passate con successo le prime tre tappe della Corri per il Verde, in cui come società sia a livello femminile che a livello maschile siamo in 4^ posizione, andiamo a richiedere l’adesione per l’ ultima prova dove l’iscrizione di societa’ andra’ fatta come per tutte le tappe entro il prossimo venerdi’ mattina, per cui chi e’ intenzionato a partecipare e mantenere cosi’ alta in classifica la nostra societa’ (o puntare al podio, perché no) lo comunichi entro il prossimo giovedì sera ad Alessandro per i grandi o ad Eleonora per i ragazzi.

Ricordiamo che chi si era iscritto a tutte e 4 le prove non deve fare niente, solo gareggiare……

Potete anche iscrivervi il giorno stesso della gara ma dovrete farlo per conto vostro e al costo di 5 euro anziché 4 se fatta dalla societa’ in anticipo.

Seguiranno ulteriori informazioni circa la gara, che si svolgerà nell’Area Archeologica del Porto di Traiano a Fiumicino, un altro bellissimo posto per correre e per stare insieme.

A breve i dettagli anche sul pranzo e festa sociale di RP a cui siete tutti invitati a partecipare.

Firenze: i miei primi quarantadue a cinquant’anni.

Mezz’ora dopo il mio arrivo al traguardo, telefono ad Angelo (Solimini) per dirgli com’è andata. Lui, dopo essersi congratulato, mi dice “guarda che dovete scrivere un pezzo per il sito di rifondazione. Gli altri se lo aspettano”, al che io gli dico che non é che ci sia molto da dire, se non che ho corso quarantadue chilometri e rotti, il tempo era bello, né troppo freddo né troppo caldo, non ho avuto particolari difficoltà e poi, ho corso quasi sempre da solo. Si perché l’appuntamento con Enrico, l’altro rifondarolo, salta subito. Alla partenza infatti non lo vedo. Dovremmo essere nell’ultima gabbia (quella dei senzatempo), abbiamo lo stesso colore di pettorale, il rosa, ma lui non c’è. Scoprirò dopo che è riuscito a imbucarsi in quella di un suo amico plurimaratoneta. Due o tre gabbie avanti alla mia. Lo scoprirò intorno al decimo chilometro quando, dopo aver da poco superato una sposa con la barba e un capo indiano, lo vedo con l’amico all’ombra dei palloncini delle quattro ore. E siccome all’ombra si sta bene mi ci metto anch’io. Rimaniamo così per una decina di chilometri, tranne una breve accelerazione in corrispondenza delle nostre famiglie, tifosissime. Dopodiché mi sembra di capire, ma è facile che mi sia sbagliato, che il piano di gara di Enrico and friend sia di proseguire molto prudenti fino al trentesimo chilometro per poi dar fuoco alle polveri. Non è per me, preferisco riprendere il mio passo (5,25 circa) con il quale arriverò fino alla fine. A un certo punto supero uno con una maglietta che cita più o meno così: “i primi trenta con le gambe, altri dieci con la testa, due con il cuore e centonovantacinque metri con le lacrime”. E mi chiedo: “ma l’intestino?”. No dico, l’intestino gli altri non ce l’hanno? Ecco, l’intestino è il mio vero problema, e ogni volta che faccio rifornimento sento un certo rimescolio. Dura poco, però mi mette i brividi. E così attendo i rifornimenti con ovvia gioia ma anche con un velo (spesso) di ansia. Tanto che a un certo punto mi sorprendo con in mano due spugne. Perché non le ho buttate dopo essermi rinfrescato? Vai a capire l’inconscio…

Poco altro da segnalare, solo che dal trentacinquesimo al trentanovesimo ho fatto i conti con la paura. È stato come attraversare una grotta umida, buia e insicura. Dove da un momento all’altro può succedere qualcosa che ti induce alla resa, nonostante te. E poi il sole e gli ultimi due chilometri consapevole che non ti può succedere più nulla, lo spettro è ormai alle spalle e allora vai a tutta fino alla fine. Ma prima, all’ultima curva, una bambina mi si avvicina e mi prende per mano. È Sofia. Insieme corriamo gli ultimi centometri e tagliamo il traguardo. (Treorequrantottominutiventunsecondi).

Come vedi Angelo non è che ci sia molto da raccontare, se non, forse, quanto segue.

Dopo l’arrivo, con la medaglia al collo, la mantellina e il pacco gara risalgo la corsa per raggiungere la macchina e tornare a casa. Vedo così l’arrivo di una moltitudine di persone, di qualsiasi età, peso, altezza. E a me sembrano tanti eroi. E più ne arrivano più mi sembrano gloriosi. Il fatto che stanno percorrendo quell’ultimo chilometro pur essendo meno “atleti” di chi li ha preceduti li rende mitici. Invincibili. Il tempo non toglie nulla all’impresa. Aggiunge. Ecco, per me questa è la magia della maratona. E lo straordinario affetto che mi è stato trasmesso, in questi giorni, da molti amici di rifondazione che l’hanno già corsa o che un giorno lo faranno è parte di questa magia.

Er prato col cuppolone

A Palombara, “u grugnu a puorcu”, è l’espressione dialettale che identifica il broncio nei bambini capricciosi… alla Corri per il Verde al Parco Regionale del Pineto è l’immagine ferina che mi ha sfiorato la mente al termine di queste tre bellissime domeniche, intense e “toste”, affrontate da veri “cignali incalliti”, in prima linea, con rappresentanti di tutte le età, a partire dai due anni e mezzo, vedi la nostra mitica piccola grande Anna (questo nome mi fa pensare a una sorta di segno di rinascita…).

Ma il grugno, o il “muso duro”, per dirla nel Bertoliano linguaggio dei cantautori, con cui affrontare le fatiche di ogni giorno, si scioglie in un sorriso con la lacrimuccia di commozione quando, al Parco del Pineto, i nostri diavoletti verdi sfoderano lo striscione “Siamo tutti Rifondaroli”, piazzandolo lungo il percorso durante le numerose gare che si susseguono durante la giornata. Questi allegri birbanti ci fanno penare il sabato, si, ma, all’occorrenza si trasformano in un tutt’uno, una valanga verde allegra e compatta, le cui grida di incoraggiamento per i compagni di ogni età, sono forti e trascinanti!

A me queste pesti fanno un effetto micidiale: come dice Giovanni Ricci, ormai immancabile trascinatore dei più piccoli, “accendono una miccia” che fa mettere le ali ai piedi e ti scalda il cuore.
Questo prato con il cuppolone all’orizzonte, immutato negli anni e scampato alla costruzione selvaggia chissà per quale miracolo, è un posto dove ho trascorso parecchi anni della mia gioventù, lotte ambientaliste, scorribande da giovani naturalisti, suonate di chitarre, bruschettate accompagnate da generosi bicchieri di vino, ma ora, questa corri per il verde ha aggiunto a tutto questo qualcosa di molto importante: la consapevolezza che nel piccolo si può essere parte di un processo di trasmissione e condivisione, di un progetto che va oltre il gesto atletico e che fa vedere lo sport come un processo di crescita e di liberazione da schemi e stereotipi: in una società che mette tutti uno contro l’altro per arrivare primi in un insensato nulla, noi siamo uniti, semplicemente, per la gioia di correre liberamente su un prato verde e sconfinato, fosse l’ultimo della città.

E quindi ben vengano le alzatacce se portano alle verdi colline tufacee, alle rosse arenarie e alle sughere del Pineto, ben vengano le mani fredde delle mattine invernali e i piedi bagnati dall’erba se poi possono riscaldarsi correndo negli ultimi lembi di campagna romana tra Ampelodesmos e Cistus salvifolius, infine, ben vengano tutte le corri per il verde, soprattutto quelle in cui, rimasti quattro gatti, qualcuno prepara un micidiale cocktail di gin che scalda il cuore e fa brindare all’ottima riuscita dell’evento!

Ma guardiamo avanti: il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia (non per noi), ci aspetta l’ultima tappa del ciclo delle Corri per il Verde di quest’anno che ci farà approdare al Porto di Traiano. E’ un posto meraviglioso per correre e visitare, vicinissimo al mare, da non perdere assolutamente.

Quindi: caricaaaa Rifondaroli, o forse sarebbe meglio dire: all’arrembaggio!

Archiviato il Pineto

Archiviata la terza tappa della Corri per il Verde 2015, svoltasi al parco del Pineto, nonché terza prova del Criterium societario. Qui trovate le classifiche più sotto le foto dell’evento e in quest’altro articolo le foto della giovanile.

Di parco in parco, III° CpV 2015

Archiviata Tor Fiscale (a breve le classifiche individuali e di società), si passa a Pineta Sacchetti domenica prossima, per la terza tappa sia della Corri per il Verde sia del nostro Criterium societario. Come di consueto, a parte chi si è già iscritto a tutte e quattro le gare e che quindi deve solo portare gambe e pettorale, tutti gli altri si possono iscrivere tramite la società entro giovedì sera, oppure domenica sul campo di gara. Qui di seguito trovate una cronaca delle gare giovanili (le foto in quest’altra pagina) e le foto degli anziani.

Giovanile

Instancabili ed appassionati i nostri ragazzi! Anche questa seconda domenica di gara è andata molto bene. Benedetta non la ferma più nessuno, con il terzo posto conquistato e  Filippo anche di nuovo sul podio. E poi gli altri fantastici diavoli verdi, dai più grandi ai più piccolini, scatenati come sempre fuori e dentro la gara; le ragazze e le fantastiche bambine guidate dalla piccola Alessia determinate e felici di correre. Grandissimi anche i genitori, chi si è cimentato sul terreno di gara e chi ha sostenuto i bambini e tutto il gruppo per l’intera mattinata. Non facciamo in tempo a riprenderci dalle fatiche di domenica che già bisogna organizzarsi per la prossima tappa. Lo so che è impegnativo correre per tre domeniche di seguito ma è anche un’occasione da non perdere, quindi forza con le adesioni e chi fin’ora non ha corso si faccia avanti.

DOMENICA 29 NOVEMBRE – 3°TAPPA CORRI PER IL VERDE – PARCO URBANO DEL PINETO (Via della Pineta Sacchetti)

Anche questa volta si corre in uno scenario particolare, molto bello, che è stato teatro di importanti lotte in difesa del verde pubblico proprio in occasione di una storica Corri per il Verde svoltasi lì negli anni ’70.  Ulteriori dettagli in seguito.

CpV Tor Fiscale

(Clicca qui per un aggiornamento della tappa di Tor Fiscale)

Bellissima partecipazione di RP, domenica scorsa, al Parco dell’Aniene! Dalla piccolissima Anna ai nostri senior master e tante atlete e atleti del nostro gruppo genitori hanno corso con grinta ognuno la propria distanza di gara. Bravi tutti e bravi i nostri numerosi bambini e ragazzi che sempre si distinguono per la passione che ci mettono, la forza nell’incitare i compagni mentre corrono, giocare e scherzare fino all’ultimo e poi alla partenza provare a dare il massimo. Semplicemente fantastici!! Le foto le trovate qui sotto, quelle dei ragazzi in questa pagina.

Ma non c’è molto tempo… ecco la convocazione alla prossima Corri per il Verde:

Domenica 22 Novembre – 2°Tappa- Parco di Tor Fiscale – Via dell’Acquedotto Felice

Il posto è splendido, poco conosciuto e assolutamente da vedere e da correre! L’iscrizione di societa’ andra’ fatta come per tutte le tappe entro venerdi’ mattina, per cui chi e’ intenzionato a partecipare  e mantenere cosi’ alta in classifica la nostra societa’ lo comunichi ad Alessandro o ad Eleonora entro giovedì sera.

Ricordiamo che chi si è iscritto a tutte e 4 le prove non deve fare niente, l’importante è che abbia conservato il pettorale, valido per tutte le prove.

Potete anche iscrivervi il giorno stesso della gara ma dovrete farlo per conto vostro e al costo di 5 euro anziché 4 se fatta dalla societa’ in anticipo. I ragazzi pagano sempre solo 2 euro.

Ritrovo

Il ritrovo dei podisti è previsto per le ore 8:00 presso l’ingresso al Parco di via di Torre Branca (vedi su Street View). La prima partenza, come consuetudine, sarà data alle ore 9:30 con le categorie master maschili. E’ possibile raggiungere il parco con mezzi propri (parcheggiando l’auto su via di Torre Branca stessa, consigliamo di giungere su via di Torre Branca dalla via Appia), con la Metropolitana Linea A (fermate Arco di Travertino oppure Porta Furba Quadraro). Preghiamo tutti i partecipanti di non utilizzare l’ingresso di via dell’Acquedotto Felice presso il quale sarà posto il presidio medico.

Prove Successive
  • 29 Novembre 2015 -3°tappa – Parco Urbano del Pineto (Pineta Sacchetti)
  • 13 Dicembre 2015 – 4°tappa – Area Archeologica Porto di Traiano (Fiumicino)

Corri per il Verde 2015 + Sabato 14

Aggiornamento: In questa pagina l’elenco dei partecipanti ed un modulo per poter circolare Domenica 15, che c’è il blocco del traffico. Nel frattempo ci vediamo SABATO 14 AL CAMPO DELLA FARNESINA.

Ragazzi e ragazze, volevo ricordarvi che domenica 15 novembre partirà per il sesto anno consecutivo il CRITERIUM societario 2015/2016 con la prima tappa della “CORRI per il VERDE” che si svolgerà nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene (via  A. Benigni).  Qui trovate il regolamento dell’intera manifestazione.

Prima partenza è prevista per gli adulti maschi alle 9:30, il resto a seguire, compresi i nostri piccoli rappresentanti.

Distanze di gara :
  • JUNIOR (1996-97) – Promesse – Senior :  6 km
  • ALLIEVI-E (1998-1999) – Juniores F – Promesse F – Senior F –  4 km
  • CADETTI (2000-2001).  1,8 km
  • RAGAZZI (2002-2003) : 1,2 km
  • ESORDIENTI A (2004-2005) : 1 Km
  • ESORDIENTI B (2006-2007) : 600
  • ESORDIENTI C (2008-2009) : 300
Orari di ritrovo:
  1. ore 8.30 al gazebo blu di RP per i Senior-Junior-Allievi
  2. ore 9.30 per i Ragazzi e Cadetti
  3. ore 9.50 per gli Esordienti
Luogo di gara:

Riserva della Valle dell’Aniene – da Viale Kant bisogna girare a Via Benigni e poi in  Via Lodigiani. Troverete lì il parcheggio e le segnalazioni della gara.

Intanto affrettatevi a  comunicare ad Alessandro o ad Eleonora entro giovedì sera 12 novembre la vostra adesione alla gara, per poter effettuare le iscrizioni di società in tempo. L’iscrizione  non sarà pagata dalla società ma sarà a carico di ognuno di voi.

Si ricorda infine che si puo’ gareggiare solo se si e’ in regola con il certificato medico, per cui inviatelo o fatelo pervenire con anticipo a Marco Novaro se vi e’ scaduto o e’ in scadenza (se non ve lo ricordate, chiedete).

Iscrizione

Per i grandi il costo e’ di 4 euro a tappa senza t-shirt , se fatta in anticipo o di 5 euro se fatta sul campo di gara, di 10 euro con t-shirt se fatta in anticipo o 11 euro se fatta sul campo di gara . I giovani pagano solo 2 euro.

Se voi grandicelli siete certi di partecipare a tutte e 4 le prove vi danno anche la possibilità di effettuare un’iscrizione unica per tutte e 4 le tappe  al costo di di 14 euro senza t-shirt , se fatta in anticipo o di 18 euro se fatta sul campo di gara, o di 20 euro con t-shirt se fatta in anticipo o 24 euro se fatta sul campo di gara. Se pensate di fare tutte e quattro le gare fatelo presente ad Alessandro. Si può pagare sabato al campo oppure domenica alla gara. Se dovete disdire fatelo entro le 8 di domenica mattina! Se avete bisogno di ulteriori chiarimenti… chiedete pure.

Criterium 2015-16

Per il Criterium a breve cercheremo di comunicare una bozza del calendario e dare anche notizie sul regolamento.

Partiamo con le Corri per il Verde dove verranno assegnati come l’anno scorso solo punti partecipazione, considerando 3 prove su 4. Cerchiamo comunque di essere sempre numerosi, per riuscire a rientrare nella classifica di societa’ dove l’anno scorso, con i  maschi siamo rientrati nella premiazione finale con un ottimo 4^ posto mentre con le donne un pur onorevole 8^ posto ci ha tenuto fuori dalla zona premio, per cui forza donne, quest’anno mettetecela tutta!

Calendario della Corri per il Verde
  1. Riserva Naturale Valle dell’ Aniene (via A. Benigni), 15 novembre
  2. Roma – Parco di Tor Fiscale, 22 novembre
  3. Roma – Parco Urbano del Pineto, 29 novembre
  4. Fiumicino – Oasi del Porto di Traiano, 13 dicembre.

N.B. La foto in apertura è stata presa dal sito cancelletto.it, e si riferisce ad una Corri per il Verde del 1979!

Corsa dei Santi

Ben 12 rifondaroli si sono cimentati ufficialmente nella Corsa dei Santi, più altri probabilmente si sono imbucati, io ho visto “Zed” a poche centinaia di metri dall’arrivo, ma ero talmente rincoglionita che ho realizzato che era lui solo dopo.  Correre per il centro di Roma è senza dubbio un’esperienza appagante, il percorso è bellissimo, per questo ho deciso solo giovedì di provare a iscrivermi, quando le iscrizioni erano chiuse da tempo. Ho mandato una mail e mi hanno autorizzato, quindi domenica mi sono ritrovata a via della Conciliazione, ancora rimbambita per tutto quello che mi ero magnata e bevuta la sera di halloween il giorno prima (ho una tentazione di mandare anche una foto del Novaro col capello stile Noel Gallanger degli Oasis….). Cè un sacco di gente e non vedo gli altri rifondaroli presenti, ma ci sono, tutti a farsi selfie e foto con sfondo cuppolone.  Il via lo da Carl Lewis, ma con tutta quella folla, stretta lì al via non lo vedo, anche se sento lo speaker che ne parla, si parte!  faccio i primi Km a 4’40” che mi sembra una passeggiata pensando di correre molto bene e pensando che alla fine potrò anche allungare. Si passa a piazza Venezia, Colosseo, ma quando iniziamo a salire per via Labicana fino a Santa Maria Maggiore inizio a ricredermi e a soffrire, meno male che a via Nazionale si scende. Sti 10.000 comunque il mio corpo si rifiuta proprio di farli per bene e la seconda parte della gara è un agonia, soprattutto gli ultimi 2 Km. Quando sono a via della Conciliazione il cuppolone mi sembra vicino, ma non si arriva mai e poi hanno messo tre archi che ingannano, l’arrivo è l’ultimo. Comunque arrivo e mi sento talmente stordita dalla gara che mi dimentico completamente dove ho parcheggiato la macchina e ci metto un ora a ritrovarla…