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Articoli riguardanti le attività Senior / Master

Er cinquemila dell’amici

Al Campo di Atletica di Passo Corese, qualche giorno fa si è disputato “Il 5000 degli amici”, gara sul tartan proposta dall’Atletico UISP di Monterotondo. Che dire: tutti i corridori di zona (bassa sabina romana) ancora in grado di intendere e di volere, con le modiche temperature di circa 100°Farhenheit (così. Tanto per fare più scena) si sono gettati nella mischia di gara. Il problema è stato che il caldo ha leggermente annebbiato la vista ai giudici i quali, in assoluta buona fede, hanno cominciato letteralmente a perdere il conto dei giri degli atleti, a loro volta impazziti. Infatti  in ogni batteria più di qualcuno continuava a correre il fatidico giro della morte più e più volte, oltre i 12 giri e mezzo richiesti appunto dal 5000 e gli altri, dietro. Di fatto tutto si è risolto a tarallucci e vino. Una lauta cena gratuitamente offerta a tutti ha riequilibrato nettamente gli stati di ebbrezza (tutti cotti di buon vino). Ciliegina sulla torta: una genzianella che ha finito di stendere i vivi e resuscitato i morti. Poi, premi a tutti e per finire, sono stati dati letteralmente i numeri… ma che avete capito: quelli della lotteria: ho anche vinto una splendida borsa da mare, qui mostrata da un’amica. Nell’altra foto: la Vipera berus armata di genzianella!

Una scorpacciata di pista

Quest’anno, l’anno dei cinquant’anni, il mio fisico sembra assecondare ogni mio capriccio e mi ha fatto togliere un sacco di sfizi. Una mezza maratona fatta dieci minuti più veloce della precedente, la maratona, personale sui 10000 (anche se li ci sarebbe da migliorare), mancava la pista. Da quando ho fatto la mia prima gara in pista nel 2012 mi sono riproposta di partecipare a quante più gare potevo. Da allora, alla prima gara in pista della stagione mi sono infortunata ogni anno, ma non mi sono data per vinta. Impossibilitata a correre ho partecipato a gare di salto in alto, dove ho scoperto che vado benino, e a gare di giavellotto di cui vanto un titolo regionale, vinto in quanto unica partecipante.

La mia prima gara in pista quest’anno la faccio il 25 aprile a sole tre settimane dalla maratona. Un mille corso in meno di 3’45”, ma salta il cronometraggio e rimane la voglia di ripetere l’esperienza.

A giugno si intensificano le gare: il 3 a Rieti faccio 400, 800 e staffetta 4×100 con Totò, Juma e Alice. I 400 non li so fare, ma gli 800 mi piacciono, li faccio cauta, arrivo fresca e con la voglia di ripeterlo. Il 6 giugno c’è il runfest per il Golden gala. Partecipo a un 1000 in pista ai Marmi. I primi tempi di categoria faranno il 1000 all’Olimpico durante il Golden Gala. Lo chiudo in 3’41’,10, mio personale migliorato di due centesimi. Non rientro per un soffio ma sono contentissima e due giorni dopo mi emoziono a vedere correre le mie compagne all’Olimpico.

Arrivano i regionali a squadre, quest’anno riusciamo a portare la staffetta 4×400 maschi e femmine!!!!! Sono iscritta anche all’ alto. Nonostante avessi saltato 1,30 in prova giorni prima, salto male e mi fermo a 1,26, subito dopo però parte la staffetta, che è una bella festa, nonostante gli organizzatori un po’ troppo nervosi che urlano contro gli atleti (mi hanno anche ammonita perché ho attraversato la pista….). Nella staffetta diamo tutto quello che possiamo, ci incitiamo un sacco a vicenda: Isa, Paola, Cristiana e finisco io.

Dopo soli quattro giorni partecipo a un trofeo di salti a Caracalla, insieme a Ugo mi cimento nel lungo e nell’alto. Il lungo non l ho mai provato, anche perché soffrendo di sciatica, l’idea di buttarmi sedere a terra sulla sabbia mi fa paura. Ogni salto all’arrivo mi metto a ridere e chiedo scusa al giudici. Salto 3,13 metri, ben 5 cm più di quello che aveva saltato Totò a Rieti. Poi tocca alla gara di alto. Sono rilassata e salto bene. Arrivo fino a 1,32 che è il mio personale. Forse questa è la gara in cui mi sono divertita di più.

Per due settimane niente gare anche perché devo fare un intervento in bocca e devo prendere gli antibiotici. Intanto scoppia il caldo. Il 2 luglio ci sono i campionati regionali individuali alla Farnesina. Una giornata molto ventosa. Nell’ alto siamo solo due, salto 1,20 e vinco la gara, poi provo 1,26 ma non ci riesco (che pippa!). A seguire faccio gli 800, ci metto 2’52”,21, otto secondi meno che a Rieti e la distanza mi piace moltissimo.

Infine 7, 8 e 9 di luglio ci sono i campionati Italiani a Orvieto. A Orvieto venerdì alle cinque fanno 40 gradi all’ombra, il problema è che non c’è ombra da nessuna parte e si schiatta di caldo. Sono iscritta ad alto, 1500 e 800. Nell’ alto avrei potuto figurare bene e invece….. i salti non mi vengono, mi fermo a 1,23 fatto alla terza prova (in prova due giorni prima avevo fatto 1,30 al primo salto..). La gara è bella, ci sono due altissime e bravissime che falliscono per un pelo il record italiano di categoria (1,50), poi si chiacchiera e ci si incita a ogni salto. Il sabato tocca al 1500, gara che non ho preparato, anche perché con il caldo che ha fatto e gli antibiotici che ho preso le ripetute mi venivano una schifezza. Marco mi dice che la devo fare a 4’/km è che se al 300 passo in meno di 1’12” sono una deficiente. Al 300 passo tipo a 1’09”, poi non capisco più niente anche perché il 700 non mi ricordo quanto dovevo passare. Ugo prende i tempi e mi ha detto poi che al 1000 sono passata in 3’49”, lui me lo ha detto, ma io non li ho sentiti, mi sembrava di stare ancora bene tanto che supero pure una, quando passo all’ultimo giro vedo il cronometro che dice 4’20” e penso: dai c’è l’ho fatta a chiudere sotto i sei minuti; al 1200 arriva la “botta”. Faccio gli ultimi 300 metri che sembro Fantozzi, arrivo gemendo e mi butto a terra, concludo in 6’02”,03 che anche se è il mio personale è una schifezza. Domenica mattina tocca agli 800, prima della gara, tra le compagne di corsa (che sono sempre le stesse) ci si dimentica della tensione parlando di menopausa, poi si parte, ci metto 2’52”,25. Quattro centesimi più della settimana scorsa, ma mi sento bene e mi diverto, forse potevo anche osare qualcosina di più.. Ne ho fatte tantissime è ancora non mi è passata la voglia, adesso vado a fare un altro 800 ad “Atletica di sera”.

Atletica di sera

La manifestazione atletica di sera l’avevo vista sul sito Fidal anche gli anni scorsi, ma non avevo potuto partecipare. Mi incuriosiva l’idea di trovarmi alla farnesina a correre in pista in una sera d’estate al fresco della sera dopo il solleone della giornata. Mi iscrivo agli 800 metri, la gara è prevista per le 22,50. Generalmente a quell’ora io dormo già da più di mezz’ora, spero comunque che le gare anticipino perché chi mai è così pazzo di iscriversi?

Arrivo alle nove e invece c’è un sacco di gente, anche le categorie esordienti. Le gare accumulano ritardo e c’è un caldo umido che anche se stai fermo hai la maglietta zuppa. Comunque passo amenamente il tempo chiacchierando con una mia amica. Alle undici devono ancora partire le batterie degli 800 uomini (sono cinque) e io inizio ad avere sonno. Mi sono scaldata e ogni tanto faccio qualche allungo per tenermi sveglia. Non mi sento male, le gambe le sento leggere, anche se mi fa strano correre così tardi. Intanto le altre concorrenti che hanno un tempo di accredito simile al mio hanno riununciato e se ne sono andate, le altre hanno un accredito di 2’40” o meno e una invece ben superiore ai 3′, realizzo che devo correre da sola.

Lo start viene dato alle 23:41. Non mi guardo il tempo ai passaggi ai 100 e 200 (anche perché non ci vedo bene) mi metto penultima, non troppo distante dalla terzultima, ma quando passo ai 400 scopro che sono passata poco sopra 1’20”, troppo forte per me…. ai 500 dico forte: “Marcella tieni!”, perché sento che la botta di acido lattico sta arrivando, ma non c’è niente da fare, le gambe non ne vogliono sapere, rallento miseramente e concludo in 2’54”,45 (non mi era bastata la lezione del 1500?) mannaggia!!! Sapevo di poter fare meglio!!!!  Comunque ho la scusa che a quell’ora non avevo mai corso e che non vedevo i passaggi nell’orologio, Marco mi dice che sono una fessacchiotta ma che non c’è niente da fare, sono fatta così.

Torno a casa mestamente e per consolarmi mi sfondo tre etti della caciotta della Paolessi, con un bel bicchierone di vino, mi addormento sognando di correre un 800 in 2’49”. Questa forse era l’ultima della stagione, ora vado in vacanza dalla pista

Tante buone corse a tutti!

Magnis Itineribus

Dagli Aforismi del Presidente: a marce forzate – Riferito alle truppe che nelle singole tappe giornaliere compivano il più ampio spostamento possibile.

Questo anno ci ha visto compiere grandi passi, talvolta sembrava fossero più lunghi della gamba. All’ultimo, quando sembrava fosse il momento di andare tutti in vacanza (ma questa parola abbiamo capito che per noi non esiste) la Direttrice gli ha dato forte con una doppietta Danimarca-Pessasseroli, accompagnata dall’inossidabile Alice e da un gruppo di incalliti giovani rifondaroli.

Queste truppe rifondarole in movimento ne hanno fatte davvero di tutti i colori: corse, tornei sportivi, orienteering, escursioni, equitazione, mountain bike, tuffi in piscina, street boulder, slackline, staffette singole e duathlon, partitone di calcio e tanto altro. Quest’anno la cornice del campo estivo è stata Pescasseroli, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Adulti, ragazzi e bambini si sono inoltre cimentati, il penultimo giorno del campo, nell’Ecolonga, celebre manifestazione che vede gli adulti impegnati in una magnifica corsa trail di 13,2 km e una non competitiva di 6 km in montagna e le categorie giovanili in competizioni su strada, dentro Pescasseroli. Questi ultimi hanno ben figurato, colorando di verde i vicoli e le strade del borgo con le maglie sociali, senza sponsor e senza padroni. Anche questa scelta risalta tra la mischia, dove le maglie sociali sono piene di pubblicità di bar, pizzerie, negozi di materiali elettrici e per l’edilizia.

Anche i grandi si destreggiano bene tra cinghiali, vacche podoliche e rupicapre locali. La Vipera berus deve tirar fuori tutta la sua podolicità per riacchiappare in extremis una Cristiana lanciata sui tratturi come una cavalla selvaggia, a suo perfetto agio sia nei single track che nelle sassose carrareccie del versante abruzzese del Parco. Non paga della somarata serale si è poi scatenata in notturne danze tribali supportata dal Boattini e da Mr Pumpkin, propiziatorie per la prossima gara.

La Vipera però, giunta nel podio di categoria, si dice abbia acciuffato un caciocavallo delle dimensioni di un rognone podolico, nonché 150 euro in denaro e un buono da 200 euri da spendere nel celebre sexy shop di Opi, paesino di  408 abitanti, con il più grande negozio di articoli sexy di tutta la Marsica. Alcuni dicono si tratti di leggende… bah, chi può dirlo?

Meno male che Marcella e Ugo, ai campionati italiani Master a Orvieto, tengono alti i colori societari con una serie di gare e concorsi in pista, facendoci come sempre ben figurare, ma perdendosi la staffettona finale e il mega partitone adulti-ragazzi, attività di alto valore aggregativo e liberatorio, sempre che non si scateni la rissa in campo…

Appendice: Tipologie di donna.

La donna a punta. Dicesi donna a punta quella con caratteristiche somatiche e psichiche secaligne e pungenti. In gara sono pericolose in quanto tenaci e tignose, difficilissime da battere.

La donna o femmina  accabadora: Con il termine sardo femina accabadora, oppure femina agabbadòra, comunemente accabadora (s’accabadóra, lett. “colei che finisce”, deriva dal sardo s’acabbu, “la fine”) si soleva indicare una donna che uccideva persone di qualunque età in condizioni di malattia tali da portare i familiari, o la stessa vittima, a richiederne l’eutanasia. Il fenomeno avrebbe riguardato alcune regioni sarde come Marghine, Planargia e Gallura. (Wikipedia).

La donna podolica: è quella che non si ferma davanti a nulla, come la vacca podolica, rade al suolo recinti, sradica alberi, si incolla le macere, pur di proseguire lungo il suo tratturo o luogo di pasturazione e abbeveraggio o, nel caso di donna, raggiungere il suo obiettivo.

Direte: cosa c’entra in tutto ciò? Gli è che in questo campo estivo, con 4 ore di sonno notturno, spesso ci si teneva svegli facendo delle accurate ricerche e osservazioni scientifiche…

Buone vacanze e alla Prossimaaaaa!

Ecolonga a Pescasseroli

Vi giro il regolamento e il volantino dell’Ecolonga 2017 che si svolgerà a Pescasseroli l’8 luglio alle ore 17.30. Noi saremo già li per il campo estivo dei ragazzi e quindi parteciperemo.

Se qualcuno vuole iscriversi alla gara fatemelo sapere, io e Alessandro ci occuperemo delle iscrizioni. Chi decide di venire potrà certamente fermarsi a dormire in una delle strutture vicino al posto dove noi alloggeremo (se volete poi vi darò i riferimenti).

 

Follie estive

“Ahoooo…. Ma che sta a succede…. – Booh, pare che stanno a fa ‘na corsa.. ‘a corsa del li cocommeri ‘n sallita!”

Castelchiodato. Questa la conversazione tra due agricoltori locali origliata dalla sottoscritta al termine della Castrum Race, erede della ben nota somarata “Corri tra le cerase”, che la dice lunga su questo “agile e veloce” percorso di gara allocato tra i Colli Cornicolani e le campagne dell’Università Agraria di Castelchiodato.

In una calda e afosa mattina di giugno, tra le polverose sabbie plioceniche e i detriti da riporto che fanno da selciato a questi pur pittoreschi tratturi, sfila la processione di matti, che a 35° C, si arrischia lo schioppo delle coronarie, tra olivi, cerase, perzeche, pronghe e quant’altro… L’acqua dei ristori sembra l’oasi di Khiva lungo la via della seta in Uzbekistan… il miraggio di alcuni miei alunni allo spugnaggio che annaffiano la mia avversaria anziché me…

Che dire… quanno uno se la va a cercà…

Poesia burina:

Niente podio amato, ma ‘a salamella e ‘r bicchier di vino de ‘n scialbo e sciatto secondo posto di categoria pure pe’ stavorta è assicurato!

‘A Zingarata…

Eccoci giunti al tradizionale appuntamento di fine giugno, esclusivo appannaggio del settore maschile rifondarolo: la Notturna di Todi, Trofeo AVIS. La novità è che la Direttrice e io quest’anno ci siamo intrufolate, un po’ incuriosite dalle mille attrattive descritte dai partecipanti alle edizioni precedenti, un po’ per infastidire i nostri carissssimi compagni di squadra, che una serata da single-vitelloni in quei di Todi, proprio non se la meritavano. La nostra impudenza ci è costata cara: una gara da somari, a prender bastonate dalle donne umbre, davvero imbufalite, su quei saliscendi monotoni e persistenti, di un circuito cittadino al lume di lampione. Brevemente, la Direttrice, al via prende il comando della corsa e schizza per le vie cittadine. La riprendo faticosamente alla fine del primo giro e la sento imprecare in maniera inarticolata. Non vorrei essere tra le sue manacce nerborute in questo momento…

Comunque tra rif e raf arriviamo tutti al traguardo, vincendo anche un 4° premio di società e due podiucci di categoria, con uno Scozzarella atleta rifondarolo di punta nonché autista di lusso (una delle cose più belle di questa piccola trasferta, oltre ovviamente alla magnifica compagnia,  è il viaggio nel pulmino della Direttrice), un maestro Enzo yota in grande spolvero, uno scialbo Nulli (decisamente al di sotto dei sui standard), un Capizzi già massacrato di suo, che ha rischiato di addormentarsi correndo. Discrete le prove del trio medusa (nel senso velenoso del termine, viste tutte le cattiverie che mi hanno poi detto a cena) Solimini – Tudino – Boattini. Direi proprio di stare molto attenti a quei tre…

Sbronzi non di alcol ma di stanchezza, dopo un lauto pasto, che ne torniamo buoni buoni a casa.

Mille cose…

Un mese di giugno davvero caldo per i Rifondaroli grandi e piccoli! Proviamo a fare un breve resoconto, tralasciando le gare individuali svolte dai tanti rifondaroli.

Campionati Nazionali di Atletica Leggera UISP a Rieti

Gare e medaglie a non finire in questa manifestazione svoltasi il 3 e il 4 giugno allo Stadio Guidobaldi di Rieti. Staffette, corse di velocità e di resistenza, impreziosite dallo splendido skyline del Terminillo e dei Monti Reatini.

Maratonina di San Luigi – Cementerie di Guidonia (vedi cronaca della Vipera)

La Maratonina di San Luigi, Memoria Gianni D’Angelilli, svoltasi nelle cementerie UNICEM Buzzi di Guidonia, promossa da Alessandra M. La cementeria si è prestata come iniziale terreno di gara per una 10 km non facile, che ha visto la partecipazione di numerosi rifondaroli, tra cui il piccolo Andrea. A fine gara è partita poi la visita guidata nei meandri della fabbrica e nei laboratori, ove la nostra compagna ci ha illustrato le meraviglie del cemento.

Golden Gala-Palio dei Comuni: sotto la maglia Bridgestone bianca… un cuore verde!

Tra i tanti appuntamenti di RP giovanile c’è stato anche il Palio dei Comuni del Golden Gala. Una tosta e combattiva squadra di atleti rp palombaresi, capitanati dall’esperto Giacomo Nulli, si è gettata nella mischia e ha brillantemente portato a termine lo staffettone 12×200 previsto dalla manifestazione. Il tutto nella splendida cornice dello Stadio Olimpico di Roma, in apertura del Golden Gala. Davvero complimenti a tutti i partecipanti.

Gara Orienteering e staffette a Villa Ada

L’iniziativa di fine anno, per quanto riguarda il corso dei bambini, ragazzi e adulti, si è svolta, a grande richiesta, a Villa Ada. In particolare, una gara di Orienteering, che ormai ci vede particolarmente esperti, ha colorato di verde rp la già rigogliosa villa romana. Una staffetta nella zona del laghetto ha anche fatto scatenare diversi bambini, non ancora stanchi, dopo aver corso incessantemente nel percorso a saliscendi alla ricerca delle lanterne bianche e rosse. Un brindisi finale ha concluso i festeggiamenti della giornata.

Triachè

Un’altra perla nelle gare estive rifondarole: per spezzare la “monotonia” delle corse, dei salti e dei lanci, si aggiunge il nuoto e l’arrampicata. Molti ragazzi e bambini rifondaroli si divertono gareggiando in questa bella e simpatica manifestazione al Fulvio Bernardini.

E non vi è “abbastato”? Beccatevi pure questo!

Campionati Italiani societari di atletica – Latina e Ostia (vedi cronaca dettagliata di Ugo)

Il 10 e 11 giugno la fase regionale di questo importante appuntamento, fortemente voluto dal nostro Ugo e dalla nostra Marcella, che ha visto il debutto in pista di alcuni rifondaroli (Cristiana, Stefano e Daniele) e la riconferma di Isa sul tartan della pista di Ostia (Stadio Giannattasio-Stella Polare). Prestazioni notevoli di tre ormai “veterani” indiscussi, il nostro Ugo e i baldi Andrea e Giovanni. Due indimenticabili 4×400 una maschile e l’altra femminile, soprattutto per i tendini!

Cds Master – Fase regionale – 10-11 Giugno 2017 – Latina, Ostia

Un ridotto e volenteroso manipolo di irriducibili ha affrontato la fase regionale dei cds master in pista.
Giorni fitti di impegni, scomode più del solito le sedi e, dunque, un ringraziamento particolare a chi ha comunque voluto partecipare.
Risultati – qui

Prima giornata – Latina
I Guerra si occupano di marcare la presenza.
Una volta lanciato il sasso non potevo tirarmi indietro e dunque alto è stato. Se è vero che al crescere dell’età la regressione fisica ed intellettuale ci fa piano piano tornare bambini, beh…mi sa che quella fase sta già arrivando. In terza media avevo superato 1m35 col ventrale ed eccomi in gara con un inedito fosbury, imparato quest’anno al corso istruttori e poi provato un paio di volte. Elevazione di tutto rispetto, ma nessuna rotazione portata a termine. Superata a fatica la misura d’ingresso si fa buio. A 1m36, che quaranta anni dopo sarebbe il personale, il corpo sale molto oltre, ma poi si abbatte puntualmente sull’asticella. Divertente comunque il clima di questa gara, dove consigli ed incitamenti da parte degli avversari sono la norma. Ben cotto da tre ore sotto al sole, ma più a mio agio, conduco un 1500 appena decente nella batteria dei senza accredito. Molto attento e concentrato il fratellino Andrea, che nella stessa gara ottiene un risultato abbastanza sorprendente.

Seconda giornata – Ostia
Aprono le danze il gagliardo nonno Giovanni, capace di un sub 30″ sui 200, ed una non indimenticabile Marcella nell’alto, decisamente sotto i propri standard, ma il clou arriva in serata, con la 4×400 e, a seguire, con l’esordio in pista di Cristiana e Stefano.
Partecipare alle staffette è davvero emozionante e coinvolgente, me ne rendo conto vedendo le nostre frazioniste in fibrillazione prima della partenza. Elegante Isa, memore di un buon trascorso sportivo; fa quel che puo’ Paola, davvero lontana dagli amati tratturi, così come Cristiana; meglio Marcella, la cui maggiore potenza non è però completamente sotto controllo.
Staffetta femminile ammonita per comportamento antisportivo causato da Marcella, che reagisce al complimento di un giudice ottantenne sollevandolo da terra di un metro abbondante con un sonoro schiaffone…ma no, scherzo, probabilmente la nostra è passata davanti alla fotocellula a gare in corso, non abbiamo capito né voluto intraprendere azioni legali.
Per quanto riguarda gli uomini, in attesa del nostro turno osserviamo strabiliati un alieno attempato coprire la sua frazione in 52″.
Gettiamo davvero il cuore oltre l’ostacolo, Giovanni ha la schiena sofferente, ma gestisce con maestria la frazione strappando un notevole parziale di 1’07; Daniele esordisce in pista e con uno stile personale, ma efficace, ottiene un crono di poco superiore; Stefano è forse il più fuori contesto, ma si difende egregiamente; il sottoscritto, nel tentativo di riprendere il terzetto che lo precede di una quindicina di metri, parte a bomba e si spegne al 300, ma comunque riesce a fare una vittima. Che dire, difficile avere pretese, ma entrambe le formazioni si piazzano onorevolmente a ridosso di metà classifica.
Giunge l’ora del mezzofondo ed è solida la prestazione di Cristiana sul 3000, partita forse un po’ forte, ma in grado di contenere il calo e , soprattutto, capace di rispondere agli incitamenti del pubblico amico con un gesto ed un insulto nuovo ad ogni passaggio.
Nella seconda serie dei 5000 Stefano è nella pancia del primo gruppo inseguitore, ma dopo breve fase di studio, si lancia all’assalto, conquistando inopinatamente la seconda posizione con un quartetto di cagnacci alle calcagna. Il vantaggio si fa solido, ma col trascorrere dei giri la marcia trionfale vira in sofferenza, il distacco diminuisce ed il nostro viene raggiunto dal cagnaccio più ostinato all’imbocco del’ultimo rettilineo, per quello che sembra l’inevitabile epilogo. “Qui si parrà la tua nobilitate”, spinto dalle urla scomposte dei compagni, Stefano trova risorse inaspettate, si lancia all’inseguimento e, nonostante la reazione del baldanzoso avversario, trova il modo di piazzare lo spunto decisivo. Al passaggio della linea di arrivo mi accorgo che gli spettatori neutrali ci osservano, forse abbiamo un po’ ecceduto nell’esultanza…
Un tuffo al curvone di Ostia ed una pizzata serale con figli e amici (c’è pure il Mola con famiglia) chiudono degnamente la giornata.

 

Too old to rock and roll? Too young to die!

Villa Adriana la settimana scorsa e poi a seguire  ben tre gare in 36 ore sono una follia per una vecchia, tanto più che non c’azzeccano nulla una con l’altra…. Un 3000 m alle 19, un 10.000 m alle 9.30, un 400 m alle 15.00…… risultati pessimi ma la motivazione a voler stare su tutti i pezzi è stata più forte della ragione.

Devo dire che questi attimi di pazzia sono stati l’intermezzo alle bellissime prove del nostro settore giovanile e a quelle dei nostri senior-master di questo fine settimana, sostenute in forza dalla Direttrice, da Lord Nulli e dal Presidente, piazzati in presidio permanente in quei dello Stadio di Atletica Leggera di Rieti Raul Guidobaldi, dove si è disputato il Campionato Nazionale di Atletica Leggera della UISP.

Che dire: corse, staffette, podi, medaglie e coppe a valanghe.

Comunque, tra una corsa in pista e un lancio non si poteva certo bypassare la splendida Maratonina di San Luigi, svoltasi nelle cementerie UNICEM Buzzi di Guidonia, ove è Signora e Padrona (magari!) la nostra affezionatissima Alessandra M.. La cementeria, location di grande impatto e suggestione, vero colosso architettonico industriale post punk (mi scusi Andrea G.), si è prestata come iniziale terreno di gara per una 10 km non facile, caratterizzata da falsi piani e qualche saliscendi, che ha visto la partecipazione di numerosi rifondaroli, tra cui il piccolo Andrea. A fine gara è partita poi la visita guidata nei meandri della fabbrica e nei laboratori, ove la nostra compagna ci ha illustrato le meraviglie del cemento. Posso dire sinceramente che non mi aspettavo di rimanere affascinata da queste rocce artificiali e dalle loro tecniche di fabbricazione, ma la nostra Alessandra è capace di trasformare in oro un pezzo di cemento… davvero!

Smontata e spossata, la Vipera berus vi saluta.

CdS Master su pista

Ricordiamo che il prossimo week-end (10 – 11 giugno) si svolgeranno a Latina e ad Ostia (rispettivamente sabato e domenica) i campionati regionali Master su pista. Qui trovate il link al dispositivo con il dettaglio degli orari delle gare:

Sabato 10 Giugno, Latina, ritrovo ore 14:30

Uomini
  • 16:00 – Triplo
  • 16:30 – Alto, 100m
  • 16:40 – Disco
  • 17:30 – 400m
  • 18:15 – Giavellotto
  • 18:30 – 1500m
  • 19:15 – 4x100m
Donne
  • 15:30 – Martello
  • 16:15 – 100m
  • 17:10 – 400m, Lungo
  • 17:45 – Peso
  • 18:15 – 1500m
  • 19:00 – 4x100m

Domenica 11 Giugno, Ostia, ritrovo ore 13:30

Uomini
  • 14:30 – Martello
  • 15:45 – 200hs
  • 16:00 – Peso
  • 16:15 – 200m
  • 17:00 – 800m, Lungo
  • 17:45 – 4x400m
  • 18:30 – 5000m
Donne
  • 15:30 – 200hs
  • 15:45 – Triplo
  • 16:00 – 200m
  • 16:15 – Disco, Alto
  • 16:40 – 800m
  • 17:30 – 4x400m
  • 17:45 – Giavellotto
  • 18:00 – 3000m

Comunicate ad Ugo al più presto chi è intenzionato a partecipare, con indicazione della/e disciplina/e.  Il termine per le iscrizioni è giovedì, ma prima abbiamo la situazione e meglio è, anche per organizzarsi con le staffette.

Vi ricordiamo che la manifestazione è aperta ai soli tesserati FIDAL e che, naturalmente, bisogna essere a posto con il certificato medico.