Il mio primo trail ed ultima gara del “Criterium“, una specie di competizione interna alla mia squadra. La vignetta descrive il mio angolo visuale per la maggior parte della gara. – My first trail. 13.5km up and down hill on fairly rough roads. Despite the beautiful landscape, the sketch shows my point of view during most of the race.
Le foto sono di Corrado De Sanctis, ASD Atletica Carsoli.
Sveglia alle sei, dopo un’ora inforco il motorino e raggiungo mio fratello a Frascati (34km), di lì in macchina siamo a Vallinfreda (RM) verso le nove. La giornata è splendida, prendiamo i pettorali per sette (!) partecipanti di Rifondazione Podistica, quasi tutti neofiti della specialità. Breve riscaldamento e partenza imbottigliato, come al solito. Il primo km è su asfalto, raggiungo e supero Conti che arriverà un minuto dopo di me. Cominciano le sterrate, affronto le salite con caparbietà (fa parte del mio allenamento) e risalgo il fiume di concorrenti. Salto il primo rifornimento, subito dopo una salita impegnativa. Mi stabilizzo in un gruppetto, molti camminano in salita, io li supero ma loro mi riacchiappano in discesa, dove vado molto cauto per paura di farmi male. A metà gara si vola, una lunga discesa poco ripida, finalmente si può gustare il panorama. Arrivo al nono km senza mai camminare, al secondo rifornimento prendo un po’ d’acqua (rifornimento = salita) avendo l’accortezza di rimettere il bicchiere sul tavolo. Al decimo km prendo a camminare su una salita lunga e impegnativa, cerco di risparmiare le forze per la salita finale che ci è stata segnalata dai soliti ben informati. All’undicesimo km si vola ancora, ma sono stanco, camminerò ancora sulle salite successive. All’ultimo rifornimento ci sono pochi bicchieri, bevo e poi lo passo a chi mi segue. Sono un po’ cotto e perdo qualche posizione, incito una ragazza che mi sorpassa. Ad un certo punto mi accorgo che l’arrivo è vicino, faccio l’ultima volata su una pista in calcestruzzo e chiudo in 1h13’54, cento ottesimo con il pettorale 108! Temo di stramazzare dopo il traguardo, e invece sorprendentemente non mi sento stanco, ho conservato troppe energie: la prossima volta cercherò di spremermi un po’ di più. Ritorno a Frascati e poi di nuovo in motorino ad una festa di amici (altri 35km).
Una bella esperienza. Il trail ovviamente non è apprezzato da chi va veloce in pista o su asfalto tipo mio fratello (per la cronaca, è arrivato 7°), per me che non vado veloce da nessuna parte la cosa più penalizzante è stata la paura di farsi male in discesa (devo dire che ho molleggiato bene, nessun dolore all’anca). Ciò mi costringe a correre sempre in salita, mai tirare i remi in barca e camminare.