Nato a Napoli nel 1965, ho passato l'infanzia tra gli USA e la Francia. Tornato in Italia mi sono messo a disegnare fumetti. I miei punti di riferimento sono Goldrake, Star Wars e Lucky Luke. Iscrittomi ad architettura, ho cominciato ad apprezzare il punk e l'ingegneria strutturale, nonché sono tra i fondatori di Sciattoproduzie. Dopo la laurea mi sono occupato di animazione digitale, podismo ed edilizia sanitaria. Vivo e lavoro a Roma, sposato con due figli.
Rifondazione Podistica, la società sportiva cui sono iscritto, ha un ampio settore giovanile. A fine anno ai piccoli atleti viene consegnato un diplomino che attesta la partecipazione ai corsi. Per quest’anno mi è stata richiesta una illustrazione. Inizialmente volevo fare qualcosa di molto più grafico, poi ho fatto quello che so fare meglio. – My team organizes running lessons for kids. This year they asked me to draw an illustration for the certificate, and here it is!
AM, villa Pamphili. Riscaldamento, STR, 3 volte (1g L, 1g RG, 1g veloce), scarico. Un giro di campo di polo sono circa 533m. Il giro a ritmo gara si fa in 2’15”, quello veloce in 2’05”. Devo tenere sotto controllo anche quello lento. Bell’allenamento, mi sono divertito.
Va bene tutto, la Mami Run con chip incorporato nei passeggini, palloni gonfiati, vecchi corridori che alzano il gomito in curva. Ma oggi non mi avrete, vado a fare un allenamento coi controfiocchi… – In villa Pamphili we have a race every week end, but today I give up…
AM, villa Pamphili. Riscaldamento, STR, 5g (10’58”), 1g L, 4g (8’55”), R, 1g (2’01”), 3.5km. Un altro buco nell’acqua. Volevo fare tre volte cinque giri intervallati da un giro lento, il che mi avrebbe portato a 8km al ritmo di 4’15, ma alla prima frazione vado troppo veloce e alla seconda scoppio. A parte la velocità iniziale, il quinto giro si rivela un osso duro…
Questo allenamento non era previsto, l’ho piazzato perché mi si sono modificate le previsioni del tempo. Solo che ho fatto qualche errore e l’ho toppato… – Too fast, too tired, too hot, too cold… Just too much…
AM, villa Pamphili. Riscaldamento. STR, 5g in 10’55” (primo km in 4’05”), R, 1g (2’03”), scarico. Un giro=533m. Volevo fare 5km a 4’15”, nient’altro, ma sono partito troppo veloce. E’ incredibile come 10″ in un km ti cambino la situazione, la stanchezza ha fatto il resto, ed al quinto giro mi sono fermato.
Qui sta andando tutto a pezzi… – It’s ok if branches brake under the weight of snow, but the same thing can’t happen when it just rained through the night…
AM, villa Pamphili. 10km FL. Prima uscita dopo la gara di Olevano, tra una giornata di pioggia e l’altra.
Per descrivere questa gara lascio la parola al Presidente: “Domenica 20 maggio 2012, in terra del potente si svolge l’ottava edizione della corri per telethon organizzata dalla locale sezione dell’AVIS. E’ la classica somarata che, solo a nominare il paese che la ospita, Olevano Romano, fa venire i brividi.
Il circuito è un classico oramai, un giro di 1300 metri da ripetere 4 volte. La partenza è sulla piazza della chiesa di San Rocco. 20m in leggera discesa, poi curva a destra e comincia la salita. Qualcuno comincia subito a camminare!!! La parte più dura è breve, 100 metri appena. Poi spiana un pochino per altri 400 metri, sempre in salita comunque. Nel punto più in alto una cortese poliziotta ci attende per consigliarci di tenere la destra ed evitare le poche macchine che potrebbero passare. La discesa è appena cominciata quando sulla destra è possibile individuare il sentiero sterrato che ci aspetta. È sconnesso, ripido, scivoloso, insomma l’ideale per farsi male (guai a fermarsi). Si procede su un piacevole fondo finalmente in piano, sempre sterrato, che riporta in breve all’interno del paese. Con i polmoni belli aperti è possibile apprezzare gli odori che provengono dai vialetti dove corriamo. Su tutti quello di un coniglio alla cacciatora… così è troppo però. Il giro si conclude con una volatina in leggera salita, una curva a gomito, e poi via per un nuovo giro.
Al via un centinaio di atleti, con una nutrita rappresentanza anche di ragazzi che hanno percorso il singolo giro.
E’ la classifica del criterium che anima lo spirito combattivo dei presenti, non meno nel piacere di trascorrere una giornata all’aria aperta, per grandi e piccoli. Veniamo alla cronaca.
Al femminile la Valchiria bizzarra ha poco di che preoccuparsi, vista l’assenza di Paola. Solo al via Eleonora si fa notare , ma per lei c’è solo il posto d’onore, a debita distanza. Terza rifondarola è Marcella, piena di tanti buoni propositi, che ci sta trovando gusto e va tenuta d’occhio. A seguire ritroviamo con tanto piacere, dopo un paio d’anni d’assenza, Cristina. Nonostante lo scarso allenamento, ha tenuto alto l’onore in famiglia (è lecito citare che il suo capizi ha rinunciato a correre per lei. Un vero segno d’amore J)
Anche al maschile non c’è stata gara per quanto riguarda la leadership rifondarola. Boris ha stracciato tutti, primo assoluto, permettendosi il lusso di doppiare la metà dei rifondaroli (ma non il presidente, che lo ha rintuzzato a dovere con una volata ad evitare la vergogna). Alle sue spalle c’è stata battaglia per assicurarsi il secondo posto. E’ stato Pierluca, molto carico fina dalla partenza, a mettere in chiaro come stanno le cose. A farne le spese è stato Andrea Guerra che è riuscito solo a metterlo nel mirino qua e là sul percorso. Tra i due si è inserito Giovanni, alla sua prima “gita rifondarola”.
Poco più dietro il presidente, ancora in convalescenza, chiudeva la sua onesta prestazione insieme a Claudio Fusco, rifondarolo da poco ed all’esordio assoluto. Tocca anche stavolta a Fabio Lucidi chiudere la pattuglia con il sorriso sul volto, che rappresenta l’ennesimo successo. Ritirato ad un giro dalla fine il coach, dolorante per l’ennesimo problema muscolare.
Alle 12.30 eravamo dal potente che ci ha accolto come sempre, nello spirito e nella panza, nel gioco e nella parola. Grazie potente”
Mio fratello Ugo mi fece conoscere “L’arte di correre” di Murakami (ho fatto anche una recensione al libro), e mi fece leggere direttamente la pagina in cui l’autore risponde alla domanda: a cosa pensi quando corri? Al contrario di Murakami, che afferma di non pensare a nulla, io penso molto. Intanto penso alla corsa e cerco di controllare il passo e la respirazione, e poi divago nelle preoccupazioni quotidiane o in sedute creative. A volte mi sono venute delle buone idee, certo non come quelle di Murakami! – Nothing better than a slow pace for a solitary brainstorming…
Ho fatto questo allenamento in vista della gara di domenica ad Olevano, il cui circuito è ricco di salite… – Do some uphill sprints every once in a while. You’ll feel strong as a lion, at least for a couple of hours…
AM, villa Pamphili. Riscaldamento, STR, 10 scatti in salita di circa 200m, scarico.
Prima o poi dovrò fermarla e chiederle come si chiama… – “Twisted” is just a nickname for this runner I often meet during my trainings, and it’s due to her lopsided gait. She’s very fast, I tried to keep her pace during a race but it was impossible.
AM, villa Pamphili. Riscaldamento, STR, tre volte 4g in 9’00 con un giro lento di recupero, scarico. In sostanza 6.4km a 4’15! Fossero tutti così gli allenamenti!
Avrei dovuto fare un fondo lungo, invece mi sono trovato di fronte questa serie di rettilinei che mi hanno chiamato come le sirene. In capo a venti minuti ero cotto, ma che bella la sensazione di pattinare sull’asfalto! – A straight, flat road, a fair weather… and the greenhorn is doomed.
AM, Tarquinia. 45′ parecchio tirati nella prima metà. In realtà bisognerebbe fare al contrario, prima piano e poi accelerare, ma pazienza, mi sono divertito…