16 ottobre 2010, è la decima edizione della maratona a staffetta di villa borghese.
Per RP è una classica, la corriamo da sempre.
La corsa è dedicata alla memoria di Domenico, Mimmo, Di Biagio, che ci ha lasciato prematuramente pochi anni or sono dopo aver dedicato una vita al podismo.
RP è presente sul posto dalle 10 di mattina. Eleonora, il coach, Antonella, Sara, Paola, Corrado, Peppe, Alessandra, Alessandro ed il sottoscritto hanno subito da fare a montare il “campo”, con tanto di percorso per le attività giovanili. In pochi minuti è pronto anche il gazebo, che ospiterà a riprese atleti di tutte le età. Di li a poco affluiscono le prime famiglie con bambini. E’ questione di poco. Quello che fino a pochi minuti prima era un prato con pochi addetti all’opera diventa un campo per fare atletica, con percorsi segnati, ostacoli di vario genere alla prova per bambini e ragazzi. In diverse decine si sfidano, corrono, cadono e si rialzano e ricominciano di nuovo. Distratto dalle pratiche “amministrative” non mi sono accorto di quanto si fosse animato il campo alle mie spalle. Un colpo d’occhio che colpisce anche chi dovrebbe essere abituato. Si fermano incuriositi passanti e turisti a guardare. Nel frattempo i genitori più sportivi sono alle prese con le indicazioni di Alessandra. L’ora di atletica vola letteralmente, e si passa ai preparativi per il clou della giornata, la staffetta, che partirà alle 14.00.
Il gazebo diventa ritrovo e luogo di promiscue vestizioni. Chiappe più o meno colorate si sfiorano nel retro del camerino appositamente creato all’interno del gazebo.
L’atmosfera cambia sapore. Dal gioco atletica si passa all’atletica agonistica. RP schiera 3 squadre. Negli occhi di coloro che si accingono a partecipare si legge la voglia di competere e fare del proprio meglio. Arriva anche l’avvocato Bellisio a colorare l’ambiente. E’ in veste di riserva, provoca sempre, ma è puntualmente presente a questo appuntamento. Sono quasi le 14. La banda musicale dell’ATAC (organizzatrice dell’evento anche quest’anno) intrattiene i 122 rappresentati delle altrettante squadre. Per noi al via c’è Valerio Salvi in squadra A, Alessandro Nulli in squadra B e Roberto Sticca in squadra C. Alle 14.05 il via.
Molte squadre schierano in prima frazione i migliori rappresentanti, ma non è detto che poi nelle successive frazioni siano in grado di schierare altrettanta qualità. Valerio deve difendersi dietro ad atleti di forte spessore. Lotta, resiste, anzi tiene benissimo. Perde un minuto circa dai primissimi ma è in grado di consegnare ad Ugo il testimone in quinta posizione. Alessandro e Roberto si cimentano in mezzo al gruppone degli atleti cercando di mantenere il ritmo del primo km. E’ roba ardua perché il percorso è impegnativo, saliscendi a ripetizione, con tratti anche di sterrato umido e scivoloso. Un paio di centinaia di metri di ghiaia, tanto per gradire, ed il giro è fatto (peccato che son 2, da 4,2 km l’uno). A prendere il loro testimone ci pensano il Capizzi (molto motivato dalla neo paternità) ed Antonio Salonico, che corre senza la pressione psicologica di Rita.
Intanto in testa qualcosa sta cambiando. Ugo ha cominciato la rincorsa. E’ sempre un piacere vederlo in questo ruolo, di inseguitore. Ti carica misurare il distacco dai primi e vedere che scende. Un po’ alla volta li riprende tutti, tranne il giovanissimo rappresentante della Tirreno Atletica A (quasi 30 anni di differenza). Ad Attendere Ugo c’è Stefania, emozionata e “preoccupata” per la responsabilità che le spetta. È un testimone che scotta e da lei dipende tanto della prestazione della prima squadra. Parte così la rappresentante femminile delle squadra dei big. E’ seconda e l’aspetta l’attacco delle avversarie da dietro.
Capizzi tiene sotto controllo il cronometro nella speranza di lasciare il segno nei confronti degli altri rifondaroli di seconda fascia, oggi tanti. Spinge fino alla fine e fa segnare un tempo di poco superiore a quello di alessandro, che lo aveva preceduto in prima frazione. Antonio, terza squadra, ha invece in mente il confronto con la prestazione dello scorso anno. Si districa sul tortuoso percorso indovinando le traiettorie migliori. Anche per lui volata finale ed un tempo che è migliore anche di quello dello scorso anno. Missione compiuta quindi e via alle rappresentanti femminili della seconda e terza squadra. Alessandra ha ancora in mente la scorsa edizione, quando contribuì in prima persona al 4° posto assoluto. L’intenzione è quella di ripetere e se possibile migliorarsi. Paola invece è un po’ zoppicante, ha anticipato che problemi fisici la stanno condizionando ma… chi la conosce sa che non molla mai.
Avevamo lasciato Stefania in seconda posizione. Incitata lungo il percorso, quasi spinta a volte, si danna l’anima prima per conservare il posto, poi per contenere il distacco dalle atlete che la superano. Arriva esausta in quinta posizione, dietro a Tirreno Atletica A, RCF, Tirreno Atletica B e Olimpia 2004. Le prime 2 squadre sono lontane, ma la terza e la quarta sono già nel mirino di Enzo, che prende il via per la 4 frazione. E’ la frazione riservata agli over 45 … ed Enzo è una garanzia. Nel frattempo Mola, si proprio lui, Marco Mola, attende il testimone da Alessandra. Che grazia la sua; dopo la mattina dedicata a torte, ai bambini ed ai genitori, getta il cuore oltre l’ostacolo e riesce a correre negli stessi tempi dello scorso anno, suppergiù. Marco l’aspetta già gagliardo, per lasciare il segno “anche” stavolta. Parte come un razzo, come ai bei tempi. Villa Borghese è il suo terreno, è casa sua.
Nel frattempo ha cominciato a piovere, che culo!!! Il presidente è pronto al via per coprire la quarta frazione della squadra C. C’è tempo prima di partire. Munito di ombrello nella gabbia di partenza ha il tempo di scambiare 2 parole con Boris, che si accinge a correre l’ultima frazione della squadra A (insomma un doppiaggio bellebbuono). Pensiamo al gioco di squadra, ma Paola non si vede… Lo speaker annuncia l’arrivo dei rappresentanti delle prime 2 squadre, Tirreno Atletica A ed RCF, oramai imprendibili.
Nei pressi del campo rifondarolo, tra i bambini oramai infangati e le promiscue vestizioni di gruppo, 2 visite a sorpresa: il potente ed un redivivo Andrea Pompili. Una bella sorpresa
Enzo nel frattempo correva forte, con l’esperienza che lo contraddistingue; con sapiente passo ha incalzato, raggiunto e superato 2 dei concorrenti che lo precedevano. Il lavoro di Stefania ha pagato, ed Enzo si è preso il merito di far salire la squadra A in terza posizione. Grandissimo. Quando tocca Boris al cambio c’è anche un buon margine sui quarti, ma non è certo finita.
Sotto l’acqua che ritma la corsa dei frazionisti in gara si distingue il solito Mola. Presente anche stavolta, gode tra quei saliscendi e gli sterrati che son ben fangosi adesso. Un tempo notevole il suo, il migliore fino a quel momento dei rifondaroli di seconda fascia (diciamolo). Il presidente lo avevamo lasciato a doppiaggio avvenuto. Il “tocco” di Paola c’è stato appena un minuto dopo la partenza di Boris, troppo per un gioco di squadra. Una frazione in sordina senza spunti di rilievo, corsa sulla difensiva per via dell’ultimo degli acciacchi che quest’anno l’hanno bersagliato.
E Boris? Era partito in terza posizione con il compito di gestirla, accompagnato dai dolori al polpaccio per l’ingenua VMA appena sostenuta il giorno prima. Dico io… ma si può? Beh, comunque sia, e nonostante le forze messe in campo dagli avversari in ultima frazione, la sua risulterà una formale passerella. Corre con attenzione, seguito dai compagni di squadra. Per chi sta dietro non c’è niente da fare. Si arrendono già a metà frazione. Poi resta solo da tagliare il traguardo, dietro alla Tirreno Atletica (che vince meritatamente per la prima volta) ed RCF (i vincitori della scorsa edizione e dati per favoriti anche quest’anno).
Per la squadra B in ultima frazione c’è Walter Serra ha già dato il cambio a Mola. I giochi sono già fatti per le prime posizioni, ma Walter ce la mette tutta per migliorare la posizione della sua squadra. Fa registrare un ottimo tempo… Altro che squadra B. 18° assoluti, una bella prova anche per la seconda squadra rifondarola.
La squadra C invece è un po’ più dietro, no, ancora un pochino più dietro. Il presidente lascia il testimone a Peppe Scozzarella che vuol rispondere con il tempo alle prestazioni dei rifondaroli di seconda fascia che lo hanno preceduto. Anche se l’attenzione è da un’altra parte del percorso in quel momento (si stanno infatti contemporaneamente svolgendo le premiazioni), ci mette del suo per chiudere con un ottimo tempo, il migliore delle squadre B e C (fatta salva la prestazione di Walter), che chiude in 55° posizione.
La premiazione… la banda che suona l’inno di Mameli… 5 rifondarli sul gradino più basso del podio… targhe, coppa e ringraziamenti degli organizzatori… poi tante foto. Ricordi che rimarranno nei pensieri sia di chi l’ha corsa che di chi ha fatto il tifo. Una vera emozione.
Rifondazione Podistica è stata capace anche quest’anno di confermare un blasone che dura da sempre in questa gara. In questi 10 anni sono cambiati tanti attori, squadre non più competitive, altre estinte, altre solo comparse… ma noi sempre li… GRANDISSIMI.
Finita la gara, finite le premiazioni, c’è stato il tempo di festeggiare Stefania per il suo quarantaq… volevo dire ventottesimo compleanno.
Quando era quasi buio gli stessi di sempre hanno poi “sparecchiato” il campo. La stanchezza cominciava a farla da padrona, ma ci siamo abituati.
Una lode extra va ai coniugi Paolucci, la cui cura del gazebo è esemplare. Piuttosto: che fine ha fatto lo striscione di RP?
Marco