Un nutrito gruppo di rifondaroli è sceso in campo, in questi ultimi sprazzi estivi, sulle colline palombaresi e su quelle della Farnesina, con importanti conseguenze sulla classifica del Criterium.
Come garibaldini a Mentana e sulla breccia di Porta Pia, i nostri colori sociali, seppur inflazionati, sono sempre i più belli. Siamo noi che siamo belli. Ci incoraggiamo lungo il percorso con grida e incitamenti, siamo eterogenei come età e come velocità. Ma cosa importa: la cosa bella è ritrovarci insieme, davanti a una salita o a un bicchiere di vino a Villa Villacolle.
Una 10 km? Una 2 Km? Un 200 m? E’ bello giocare sulle diverse distanze con spirito positivo e voglia di ritrovarsi e condividere emozioni in modo allegro e informale.
Stiamo bene insieme dopo tanti anni e tanti km. A breve festeggeremo il ventennale, un lungo legame non solo relativo alla passione comune per la corsa ma soprattutto di amicizia e affetto.
Forse ci accomuna un certo modo di vedere la corsa e la vita, fatto di alti e bassi ma sempre con la voglia di mettersi in gioco, senza maschere o finzioni, senza dover dimostrare niente, con la consapevolezza e la contentezza di avere limiti, imperfezioni, di non essere i primi, ma di essere noi, per come siamo, comunque belli e simpatici (modesti!).
E che dire delle nostre giovani leve?
I bambini e ragazzi rifondaroli riempiono le strade, le piazze, lo stadio della Farnesina al Mennea Day, i podi, il salone d’onore del CONI al Workshop “Beactive”, dove sopportano ore di congresso mostrando una pazienza sorprendente ad ascoltare i sottosegretari dei ministri con i loro lunghi fiumi di discorsi.
Belli e bravi quando corrono e come corrono bene, anche se non sempre arrivano tra i primi ma sempre con il sorriso in bocca ed è questo che ci inorgoglisce e che riempie questi venti anni trascorsi assieme di profondo significato.