Un ridotto e volenteroso manipolo di irriducibili ha affrontato la fase regionale dei cds master in pista.
Giorni fitti di impegni, scomode più del solito le sedi e, dunque, un ringraziamento particolare a chi ha comunque voluto partecipare.
Risultati – qui
Prima giornata – Latina
I Guerra si occupano di marcare la presenza.
Una volta lanciato il sasso non potevo tirarmi indietro e dunque alto è stato. Se è vero che al crescere dell’età la regressione fisica ed intellettuale ci fa piano piano tornare bambini, beh…mi sa che quella fase sta già arrivando. In terza media avevo superato 1m35 col ventrale ed eccomi in gara con un inedito fosbury, imparato quest’anno al corso istruttori e poi provato un paio di volte. Elevazione di tutto rispetto, ma nessuna rotazione portata a termine. Superata a fatica la misura d’ingresso si fa buio. A 1m36, che quaranta anni dopo sarebbe il personale, il corpo sale molto oltre, ma poi si abbatte puntualmente sull’asticella. Divertente comunque il clima di questa gara, dove consigli ed incitamenti da parte degli avversari sono la norma. Ben cotto da tre ore sotto al sole, ma più a mio agio, conduco un 1500 appena decente nella batteria dei senza accredito. Molto attento e concentrato il fratellino Andrea, che nella stessa gara ottiene un risultato abbastanza sorprendente.
Seconda giornata – Ostia
Aprono le danze il gagliardo nonno Giovanni, capace di un sub 30″ sui 200, ed una non indimenticabile Marcella nell’alto, decisamente sotto i propri standard, ma il clou arriva in serata, con la 4×400 e, a seguire, con l’esordio in pista di Cristiana e Stefano.
Partecipare alle staffette è davvero emozionante e coinvolgente, me ne rendo conto vedendo le nostre frazioniste in fibrillazione prima della partenza. Elegante Isa, memore di un buon trascorso sportivo; fa quel che puo’ Paola, davvero lontana dagli amati tratturi, così come Cristiana; meglio Marcella, la cui maggiore potenza non è però completamente sotto controllo.
Staffetta femminile ammonita per comportamento antisportivo causato da Marcella, che reagisce al complimento di un giudice ottantenne sollevandolo da terra di un metro abbondante con un sonoro schiaffone…ma no, scherzo, probabilmente la nostra è passata davanti alla fotocellula a gare in corso, non abbiamo capito né voluto intraprendere azioni legali.
Per quanto riguarda gli uomini, in attesa del nostro turno osserviamo strabiliati un alieno attempato coprire la sua frazione in 52″.
Gettiamo davvero il cuore oltre l’ostacolo, Giovanni ha la schiena sofferente, ma gestisce con maestria la frazione strappando un notevole parziale di 1’07; Daniele esordisce in pista e con uno stile personale, ma efficace, ottiene un crono di poco superiore; Stefano è forse il più fuori contesto, ma si difende egregiamente; il sottoscritto, nel tentativo di riprendere il terzetto che lo precede di una quindicina di metri, parte a bomba e si spegne al 300, ma comunque riesce a fare una vittima. Che dire, difficile avere pretese, ma entrambe le formazioni si piazzano onorevolmente a ridosso di metà classifica.
Giunge l’ora del mezzofondo ed è solida la prestazione di Cristiana sul 3000, partita forse un po’ forte, ma in grado di contenere il calo e , soprattutto, capace di rispondere agli incitamenti del pubblico amico con un gesto ed un insulto nuovo ad ogni passaggio.
Nella seconda serie dei 5000 Stefano è nella pancia del primo gruppo inseguitore, ma dopo breve fase di studio, si lancia all’assalto, conquistando inopinatamente la seconda posizione con un quartetto di cagnacci alle calcagna. Il vantaggio si fa solido, ma col trascorrere dei giri la marcia trionfale vira in sofferenza, il distacco diminuisce ed il nostro viene raggiunto dal cagnaccio più ostinato all’imbocco del’ultimo rettilineo, per quello che sembra l’inevitabile epilogo. “Qui si parrà la tua nobilitate”, spinto dalle urla scomposte dei compagni, Stefano trova risorse inaspettate, si lancia all’inseguimento e, nonostante la reazione del baldanzoso avversario, trova il modo di piazzare lo spunto decisivo. Al passaggio della linea di arrivo mi accorgo che gli spettatori neutrali ci osservano, forse abbiamo un po’ ecceduto nell’esultanza…
Un tuffo al curvone di Ostia ed una pizzata serale con figli e amici (c’è pure il Mola con famiglia) chiudono degnamente la giornata.
Grazie Ugo, stanotte non ce l’ho fatta a fare la mia cronaca…. forse nei prossimi giorni dirò la mia cercando di riassumere queste frenetiche e interminabili giornate…
Grazie a tutti per averci reso questo esordio in pista indimenticabile.